Sanità nel Cilento interno, il modello dell’Asl Salerno per la salute di prossimità
| di Pasquale SorrentinoUn ulteriore tassello che rafforza la costruzione di un modello organizzativo, tutto salernitano, che trae spunto dalla capacità di mettere a sistema le energie del territorio e le diverse fonti di finanziamento. Un modello pubblico sperimentale in cui gli operatori sanitari e sociosanitari, volontariato e Istituzioni locali rappresentano il collegamento fra i residenti e i Servizi.
Con l’avvio della procedura pubblicata in questi giorni dalla ASL Salerno, si concretizza un altro tassello della programmazione integrata e di complementarietà delle risorse della Missione 5 e della Missione 6 del PNRR e dei fondi dedicati alla Linea APQ Cilento Interno.
Sono 29 le amministrazioni locali coinvolte insieme all’ASL Salerno nel framework assistenziale sperimentale di potenziamento dei servizi d’assistenza territoriale nei Comuni ricompresi nell’area interna del Cilento, con l’intento di offrire alla popolazione cilentana percorsi multidisciplinari e integrati, basati sulla collaborazione di differenti figure specialistiche che, integrandosi, possano offrire alla persona un percorso di salute duraturo e ben collaudato.
Lo scopo è ambizioso e dichiarato: la presa in carico diffusa e multiprofessionale, soprattutto per una delle aree interne della provincia dove lo spopolamento e la distanza con i punti di erogazione dei servizi sanitari mette in discussione il concetto cardine dell’equità per la salute. Una proposta che parte dai Sindaci del territorio e dalla ASL per combattere lo spopolamento, aumentare il grado di equità del sistema sociosanitario e contrastare le fragilità, arrivando a casa delle persone con la tecnologia e con percorsi integrati di salute chiari e definiti. La ASL ha inoltre da poco siglato una convenzione direttamente con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali – AGENAS per il monitoraggio degli esiti della sperimentazione.
Fare rete tra le Istituzioni, integrando funzionalmente – anche tramite il supporto della telemedicina e della tecnologia – le attività dei Comuni e dell’Azienda Sanitaria. In questo modello d’integrazione diffusa e di sanità di prossimità, fulcro fondamentale sono i medici di medicina generale, gli infermieri di famiglia, gli assistenti sociali e le farmacie rurali per raccordare direttamente la presa in carico della persona nel “patient journey”, il viaggio di cura di ogni persona.
La collaborazione tra Comuni, ASL Salerno e Regione Campania ha portato alla predisposizione di un modello “sartoriale”, disegnato sulle esigenze epidemiologiche e sanitarie del Cilento interno. La convinzione è che abbia più efficacia spostare i servizi, sociali e sanitari, che obbligare le persone a tanti cambiamenti nelle fasi più delicate dell’esistenza (quello degli anziani è il caso emblematico).
“L’obiettivo dell’Azienda è quello di realizzare piccoli nodi della rete assistenziale aziendale, flessibili e dotati delle migliori tecnologie per la telemedicina, inseriti in ognuno dei ventinove paesini che abbiamo individuato per la sperimentazione” dichiara l’Ing. Gennaro Sosto, Direttore Generale della ASL Salerno. “La soddisfazione sta nel grande lavoro istituzionale, di squadra, tra la ASL e le Amministrazioni Comunali, le farmacie rurali, la rete delle cure primarie, i medici di medicina generale e della continuità assistenziale e i Distretti “.
Il modello prevede la realizzazione di una bottega di comunità, uno spazio messo a disposizione da ognuno dei 29 Comuni, che funzionerà da “spoke” multispecialistico della Casa della Comunità, dell’Ospedale di Comunità e dei Distretti n. 69 e n. 70. Alla tecnologia è poi deputato il ruolo di elemento favorente per la condivisione delle informazioni tra professionisti, della stratificazione della popolazione, in maniera tale da avere in comune il pregresso e la storia clinica del paziente, per un corretto orientamento all’interno del percorso di assistenza e cura, a favore anche di una migliore aderenza alle terapie e un maggior coinvolgimento attivo della persona nel suo percorso di cura.
“Sperimentiamo un modello che sarà poi replicato su tutto il territorio provinciale. E lo facciamo anche grazie all’importante sinergia che si è instaurata tra ANCI Campania – Coordinamento Piccoli Comuni e la ASL Salerno” afferma Stefano Pisani, Coordinatore Piccoli Comuni ANCI Campania – “L’innovazione organizzativa e la reale integrazione tra dimensione sociale e sanitaria sono gli strumenti che le Istituzioni hanno per combattere lo spopolamento. Come ANCI siamo convinti che i valori profondi della comunità coesa, uniti alla tecnologia e all’innovazione, possano rendere ancora più accoglienti i nostri piccoli comuni e proteggere le persone che scelgono di abitarli. Grazie al grande lavoro posto in essere dal DG Gennaro Sosto e da tutto il gruppo di lavoro dell’ASL Salerno”.
Il potenziamento della sanità territoriale e la compiuta realizzazione delle linee previste all’interno del DM 77/2022. Servizi infermieristici in presenza per ognuna delle Botteghe della Comunità, prestazioni specialistiche sia in loco che in telemedicina per le patologie croniche ad alta prevalenza in collaborazione con la medicina di base e la rete di farmacie di servizi del territorio.
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