Agropoli, blocco dei ricoveri all’Ospedale : la protesta dei pensionati della Cgil
| di Federico MartinoLe disfunzioni ospedaliere che si riscontrano nel nostro territorio vengono fatte pagare ai cittadini anche questa volta, con la decisione della direzione sanitaria dell’Ospedale di Agropoli che ha accorpato i due reparti di Utic cardiologia e di medicina d’urgenza e cancellato così complessivamente 12 posti letto.
Per permettere a questo provvedimento di andare a regime sono stati bloccati i ricoveri e data una discrezionalità eccessiva al servizio 118 che dovrà selezionare per i ricoveri i casi da loro ritenuti più gravi.
La direzione sanitaria locale giustifica questo provvedimento con la necessità per il personale di usufruire delle ferie, senza tener conto che viene a cadere proprio nel periodo estivo, quando ad Agropoli e nel circondario la popolazione cresce in modo esponenziale e, ancora peggio, non considerando che col caldo aumentano per alcune fasce di cittadini le richieste di ricovero urgente.
Si è parlato tanto di rete sanitaria collegata agli altri presidi ospedalieri che in caso di necessità avrebbe garantito una mobilità temporanea del personale medico e paramedico al fine di sopperire alle esigenze sanitarie dei plessi in cui si verifichino le necessità. Perché proprio nel momento in cui l’Ospedale di Agropoli, il più esposto alle esigenze sanitarie anche dei turisti, si è creata questa situazione senza attingere alla mobilità del personale di cui si diceva?
Queste mancanze non avvengono per un fatto eccezionale ma per organizzazione gestionale interna del personale che già doveva essere prevista da molto tempo per non lasciare sguarnito l’ospedale che più deve assicurare il diritto alla salute ai tanti turisti che accorrono nella nostra terra.
Si scopre così, ancora una volta, la superficialità del commissario dell’Asl di Salerno nel trattare i problemi dei presidi sanitari periferici. Ma, fatto ancor più grave, perché l’amministrazione comunale di Agropoli non ha preso ancora alcuna posizione ufficiale sulla questione?
Per intanto lo Spi-Cgil, interpretando il malumore dei cittadini, esprime profonda indignazione per il modo in cui viene trattata la problematica e proclama lo stato di agitazione dei suoi iscritti e di quanti fanno riferimento al sindacato Cgil.
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