Santa Maria di Castellabate: sigilli a rimessaggio nautico abusivo
| di Antonio VuoloLa capitaneria di porto di Santa Maria di Castellabate e di Agropoli, insieme alla polizia locale e all’Arpa, ha condotto un’ispezione presso un’attività di rimessaggio nautico da diporto nel comune di Castellabate. Durante l’ispezione è emerso che l’attività in questione operava senza alcun titolo autorizzativo.
I controlli
L’area di circa 1600 metri quadrati destinata al rimessaggio nautico ospitava numerose imbarcazioni da diporto, alcune delle quali in stato di abbandono evidente. Le acque di lavaggio delle imbarcazioni, insieme alle acque meteoriche, configuravano rifiuti liquidi che si dispersavano indiscriminatamente sul terreno circostante. Inoltre, sono stati riscontrati numerosi rifiuti speciali e non, sia pericolosi che non pericolosi, oltre a tracce diffuse di oli e carburanti provenienti dalle imbarcazioni.
Il sequestro
Di fronte a tali gravi violazioni delle normative ambientali, al fine di preservare le prove del reato e impedire ulteriori danni all’ambiente, è stato disposto il sequestro penale dell’intera area di 1600 metri quadrati e dei relativi locali. Contestualmente, il titolare dell’attività di rimessaggio nautico è stato deferito all’autorità giudiziaria per reati edilizi, paesaggistici e ambientali.
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