Sant’Angelo a Fasanella, cade l’amministrazione: sfiduciato il sindaco Salamone
| di RedazioneConsiglieri di minoranza, insieme ad alcuni di maggioranza, hanno firmato la sfiducia al sindaco di Sant’Angelo a Fasanella Gaspare Salamone, decretando di fatto la caduta dell’amministrazione comunale e dunque il commissariamento per un anno, fino a prossime elezioni.
«Accogliamo con soddisfazione la decisione di alcuni consiglieri di maggioranza di prendere, con convinzione, le distanze dal fallimento politico dell’amministrazione di Gaspare Salamone. – scrive il gruppo politico “Impegno Comune” – Ormai si tratta di un’amministrazione che non ha motivo di esistere, in quanto non rappresenta più l’espressione del voto emerso nell’ultima tornata elettorale. Una gestione politica e governativa, quella di Gaspare Salamone, che ha provocato enormi danni al nostro paese, tra disinteresse, assenteismo e mancanza di visione politica per il futuro. Abbiamo ritenuto che ogni iniziativa utile per interrompere l’attuale amministrazione andasse perseguita. Perciò, per serietà e senso di responsabilità, abbiamo depositato dal notaio anche le nostre firme per liberare il nostro paese e tornare al voto popolare. Con profondo senso di responsabilità ci metteremo fin da subito in cammino per riconsegnare a Sant’Angelo a Fasanella il governo serio e operoso che merita».
Una decisione che si è rafforzata dopo i fatti di marzo. L’opposizione denunciava la mancata approvazione del bilancio «a causa del ritardo e delle inefficienze della gestione politica del sindaco». Nella seconda convocazione del Consiglio comunale, «il bilancio consuntivo del 2022 non è stato approvato a causa dell’assenza dei consiglieri di maggioranza», suscitando ulteriori polemiche.
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