Sanza, alla scoperta del Cammino di San Nilo e del Cammino del Negro nella nuova tappa Caselle in Pittari-Sanza
| di Antonio VuoloÈ il caratteristico borgo medievale di Sanza, alle pendici del monte Cervati, il crocevia tra i Cammini del Cilento, anche grazie alla nuova tappa di 13 chilometri tra Sanza e Caselle in Pittari che collega il Cammino di San Nilo, tra i monti e il mare, e il Cammino del Negro, intorno al Vallo di Diano. I due Cammini Bizantini, unitamente al Sentiero Italia CAI tra Sanza e il rifugio sul Cervati a 1597 metri di altezza, saranno protagonisti di “Cammina con noi”, l’evento dedicato agli appassionati di trekking e attività outdoor che si svolgerà domenica 15 settembre p.v. In quella giornata, accompagnati da guide GAE, i partecipanti potranno scegliere di percorrere gratuitamente uno dei quattro percorsi tra la tappa di collegamento Caselle in Pittari – Sanza, la prima tappa del Cammino del Negro Buonabitacolo-Sanza, l’ultima tappa del Cammino del Negro Casalbuono-Sanza e il Sentiero Italia Cai dal rifugio sul Cervati a Sanza. Tutti si ritroveranno al termine della mattinata nel centro di Sanza, dominato dall’antica torre, dove sarà offerta una degustazione di prodotti tipici dei territori attraversati dai Cammini.
L’appuntamento sarà presentato in una conferenza stampa a Padula, giovedì prossimo, 12 settembre, alle ore 11.30, nella sede della Comunità montana Vallo di Diano, Contrada Vacella. Parteciperanno, con i Sindaci dei Comuni che ospitano i Cammini nei propri territori, il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Vittorio Esposito, la Presidente del GAL Vallo di Diano, Angela D’Alto, il Presidente della Comunità Montana Lambro Mingardo e Bussento, Vincenzo Speranza.
L’evento “Cammina con Noi” è parte integrante dell’iniziativa “Sanza crocevia di cammini”, promossa dall’Agenzia Turismo Campania per la promozione e valorizzazione dei Cammini e degli itinerari naturalistici percorribili a piedi e con altre forme di mobilità sostenibile, secondo le modalità del turismo lento che consentono di usufruire e godere appieno del ricco patrimonio naturale e culturale delle aree interne della Campania.
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