Sapri, folla per l’addio a Diego Mandola. L’ultimo saluto tra le note di “Ovunque sarai”
| di Maria Emilia CobucciPiazza Plebiscito gremita di persone ha salutato e reso omaggio questa mattina a Diego Mandola, il 36enne di Sapri deceduto in Francia alle prime luci dell’alba dello scorso mercoledì. Tanti i familiari e gli amici presenti ai funerali nella Chiesa Madre, ancora increduli per quanto accaduto al giovane saprese partito per la Francia una settimana prima della drammatica vicenda.
«Il vostro cuore è il nostro cuore, la vostra sofferenza è la sofferenza di tutta la comunità che si unisce alla vostra famiglia. Oggi siamo fratelli e in questa fraternità ci stringiamo a voi». Queste le parole dette durante l’omelia da Don Raffaele Brusco, il parroco che ha officiato i funerali accompagnato da Don Nicola Romano.
E da parte di Don Raffaele è arrivato anche un altro profondo pensiero: «Noi oggi non possiamo dare delle risposte – ha poi aggiunto – ma il Signore ci propone di vivere appieno la nostra vita, di prenderla e di farne un capolavoro. Di essere felici così come lo è stato Diego». Tanto il dolore e tante le lacrime di papà Giovanni e di mamma Adriana che a conclusione della celebrazione ha voluto rendere un ultimo omaggio al figlio attraverso una lettera struggente con la quale ha salutato l’amato figlio. Così come ha fatto la sorella Elisabetta.
Ad accompagnare il feretro all’uscita dalla chiesa sono state le note della canzone di Irama “Ovunque sarai”, mentre tanti palloncini bianchi volavano in alto, verso il cielo, e una maglietta del Napoli calcio, la sua squadra del cuore, veniva appoggiata sulla bara verso la quale i genitori di Diego si sono appoggiati, distrutti dal dolore, per rimanere ancora un pò accanto ad un figlio che mai dimenticheranno.
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