Sapri, il giorno dopo il disastro ha un altro sapore: «Ormai siamo abituati»
| di Luigi Martinodi Luigi Martino
Il giorno dopo il disastro ha un altro sapore. Ieri un nubifragio ha travolto la città della Spigolatrice. Sapri, come la sua storia insegna e come il suo popolo è ormai (purtroppo) abituato, ha dovuto fronteggiare l’ennesima emergenza dettata dalle abbondanti piogge, dal dissesto idrogeologico, dal sistema dei canali e da tutte quelle cose che il Cilento e il golfo di Policastro in particolare, già conoscono. Si contano i danni, adesso, e si corre ai ripari. Fango e detriti invadono le strade mentre il sole, timido, s’affaccia sulla baia e illumina via Kennedy e piazza San Giovanni. Lo spaccato è nel racconto fotografico di Valentina Cetrangolo.
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