«Sapri non si lega», polemiche per il comizio di Salvini nel Cilento
| di Redazionedi Marianna Vallone
«Il Sud e il Cilento non sono una colonia della Lega Nord. No al comizio di Matteo Salvini a Sapri». E’ lo slogan comparso nella città di Sapri nel pomeriggio di oggi ed è l’appello che da alcuni giorni gira anche sui social network. Inizia così la “contromossa” di alcune associazioni cittadine per l’arrivo del leader del Carroccio Matteo Salvini a Sapri. L’ex vicepremier è atteso per il 26 agosto alle 21:00 nel piazzale di Santa Croce per il comizio di chiusura del suo viaggio nella provincia di Salerno che farà tappa anche ad Agropoli.
«Un partito in caduta libera nei sondaggi che non regge più il peso delle proprie bugie; costretto a racimolare voti nel territorio che ha insultato e criminalizzato per 30 anni e guidato da un rappresentante ormai ridotto a social blogger, sempre presente su Facebook e mai in Parlamento», spiegano. «Conosciamo bene il soggetto e la storia del suo partito.
Stiamo parlando della stessa Lega Nord delle tangenti Enimont; dei deputati indagati per mafia come Paolo Arata; dei politici raccattati tra le fila della ndrangheta; della truffa ai danni dello Stato per 49 milioni di euro; dei negazionisti del Covid; delle privatizzazioni; del “mamma che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani”».
Intanto è in corso a piazza San Giovanni una’assemblea pubblica. «Per 30 anni ci hanno chiamato terroni esercitando il proprio razzismo senza vergogna, e adesso se la prendono coi neri, coi migranti, con gli omosessuali, con le donne. Citofonare a casa dei cittadini di questo Paese per definirli deliberatamente ‘spacciatori’, descrivere un’avversaria politica come ‘bambola gonfiabile’ e diffondere sistematicamente fake news: sono queste le modalità e le azioni messe in campo dal pupazzo del Papeete e dalla sua ciurma di ignoranti. – aggiungono – Oggi vengono in Cilento a raccogliere candidati riciclati dai partiti del centro destra; pronti a salire sul carrozzone che ha odiato, vilipeso e osteggiato per anni tutto il Sud Italia, e che in Europa risponde a questioni complesse con soluzioni farlocche da analfabeti funzionali, senza mai entrare nel merito delle criticità dei territori e delle loro comunità. L’ennesima offesa verso i cittadini e le cittadine campane, che hanno reso produttive queste zone sentendosi chiamare nullafacenti da chi ha rubato fin dal primo giorno di legislatura. Il modello Sardegna è quello che vorrebbero replicare in tutto il Sud: far eleggere persone del posto, per poi commissariarle facendogli subentrare tecnici del Nord. Promettere la soluzione per fare peggio di prima. – e concludono – Basta con queste pagliacciate. Salvini e il suo partito sono il cancro della democrazia. Sapri e il Cilento non si legano».
Sulla possibilità di bloccare il comizio dell’ex ministro il sindaco Antonio Gentile ha evidenziato che «Non è possibile negare a priori un comizio. Saranno bloccati se non saranno rispettare le disposizioni», ha detto.
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