Sapri, svelata la statua della Spigolatrice | FOTO
| di Maria Emilia CobucciGrande attesa questo pomeriggio a Sapri per la svelatura della statua della Spigolatrice allocata al centro del Lungomare Italia. Un’opera fortemente voluta dall’amministrazione Gentile e che ha trovato il sostegno della Fondazione “Grande Lucania” e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Una statua simbolo della cittàdi Sapri, realizzata dallo sculture cilentano Emanuele Stifano, che da oggi in poi sarà fruibile a tutti i cittadini e fruitori della baia di Sapri.
E c’era grande attesa in città anche per l’arrivo del presidente Giuseppe Conte che ha fatto tappa a Sapri proprio in occasione dell’evento. Ma non solo. Conte accolto da una folla che lo attendeva trepidante nel suo discorso di ringraziamento ha preso anche un impegno nei confronti dei cittadini di Sapri e del Basso Cilento.
«Non chiediamo opere faraoniche o imprese mirabolanti per il Sud ma vogliamo che gli sia dato ciò che gli spetta – ha dichiarato Giuseppe Conte – Io non faccio promesse ma rispetto a questa problematica dell’Alta Velocità che rischia di tagliare fuori Sapri e il Basso Cilento prendo l’impegno di occuparmene. Cercherò anche io di incontrare i vertici di RFI perché anche a me sembra molto strano che quest’area così a forte vocazione turistica venga bypassata dell’importante progetto dell’infrastruttura dell’Alta Velocità».
Ad accoglierlo oltre alle forze militari c’erano diversi Sindaci del comprensorio, il presidente del Parco Nazionale del Cilento Tommaso Pellegrino e il vicepresidente Cono D’Elia, oltre al vicesindaco del Comune di Sapri Daniele Congiusti e agli assessori Franco di Donato e Amalia Morabito che per l’occasione ha donato al Presidente Conte il Testamento di Carlo Pisacane. Un incontro voluto dal Senatore Francesco Castiello che alla stregua di Conte ha preso un impegno con i cittadini del Golfo di Policastro rispetto ai due temi più importanti per il territorio: la Sanità e l’Alta Velocità. L’incontro è stato coordinato dal giornalista Antonio Manzo.
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