Continuano i controlli contro l’abusivismo nel Cilento
| di Rito RuggeriI carabinieri della compagnia di Sapri nel corso di un servizio coordinato, finalizzato al contrasto dell’abusivismo edilizio, a Santa Marina, alla località “ Masco”, a Capitello, a Casaletto Spartano, a Marina di Camerota e a Palinuro, i carabinieri delle Stazioni di Vibonati, Casaletto Spartano, Marina di Camerota e Centola Palinuro (rispettivamente agli ordini degli ispettori Gagliardo, Campisi, Di Franco e Sanzone), hanno denunciato in stato di libertà sette persone, tutte del posto, per il reato di illecito edilizio ed alterazione delle bellezze naturali, in luoghi soggetti a speciale protezione, realizzazione di opere sottoposte a vincolo paesaggistico ed ambientale.
Gli investigatori hanno accertato che i predetti, a vario titolo ed in assenza o difformità al permesso a costruire, a Capitello, alla località “Torre Normanna”, a Santa Marina, alla località “Masco”, a Casaletto Spartano, alla località “Ceretta”, a Marina di Camerota alla località “Marco”, e a Palinuro di Centola, alla località “Mingardina”, avevano realizzato sette manufatti edili, consistenti in: due box di cui uno prefabbricato e uno in blocchi cementizi e legname; due tettoie di cui una lignea e una in ferro e lamiere zingate parzialmente chiusa; due manufatti uso abitativo; un manufatto in cemento ad uso deposito, per una volumetria complessiva di circa milletrecento mc, ed un valore complessivo di circa quattrocentotrentamila €.
Due manufatti, uno uso abitativo e l’altro uso deposito, un box in blocchi cementizi, e la tettoia in ferro e lamiere, ubicate a Marina di Camerota e a Palinuro di Centola, venivano posti sotto sequestro.
Mentre a Sanza, nel corso del medesimo servizio coordinato, finalizzato alla salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, personale della locale stazione sarabinieri ha deferito in stato di libertà una persona del posto, poiché responsabile di attività di smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi.
I carabinieri hanno accertato che il predetto, in qualità di proprietario, aveva abbandonato in un terreno privato, sito in contrada “Casali”, una carcassa di autovettura, completa di motore e parti meccaniche, cessata dalla circolazione nell’anno 2010, poi posta sotto sequestro, perché costituente rifiuto speciale pericoloso.
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