Sapridemocratica su Alta velocità: richiesta consiglio comunale urgente
| di Redazionedi Maria Emilia Cobucci
I consiglieri comunali di opposizione del Comune di Sapri chiedono al sindaco Antonio Gentile di «convocare con urgenza un consiglio comunale in presenza, esteso ai sindaci del Cilento, entro e non oltre 5 giorni». A richiederlo sono i consiglieri del gruppo Sapridemocratica Giuseppe Del Medico, Pamela Marino, Tommaso Lando e Lucia Pepice.
La richiesta nasce dalla considerazione di Sapridemocratica «che l’intero Cilento e la Città di Sapri siano tagliati fuori dal nuovo tracciato ritenuto da Rfi “scenario prioritario”, che ci esclude dalle grandi direttrici della sviluppo e del turismo».
Il riferimento è al documento di fattibilità delle alternative progettuali per la “Nuova linea AV Salerno – Reggio Calabria” realizzato da RFI per il potenziamento con caratteristiche di alta velocità/alta capacità (AV/AC) della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio e trasmesso nei primi giorni del mese di aprile 2021, dal ministro Giovannini alle Commissioni parlamentari.
«L’immobilismo delle istituzioni del Cilento ed della Città di Sapri – scrivono i consiglieri di Sapridemocratica – hanno fatto prendere il sopravvento ad altri territori, che meglio di noi hanno saputo agire, limitandoci a recitare un ruolo di semplice comparse. A questo punto, è nostro dovere reagire con forza e urgenza per evitare che le decisioni prese vadano a sancire la definitiva perdita di futuro per un intero territorio».
Per Sapridemocratica è necessario «promuovere una grande mobilitazione istituzionale e popolare (cittadini, associazioni, enti di servizio e di promozione, sindaci, deputazione regionale e nazionale) per contrastare la proposta scelta da RFI e sostenuta dal Governo per la “Nuova linea AV Salerno – Reggio Calabria”, ed è necessario chiedere con determinazione di dare continuità alla progettazione esistente sulla variante “Ogliastro-Sapri” intervento di importanza strategica già previsto e approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 luglio 2020, e inserito come opera prioritaria per il Mezzogiorno e l‟intero Paese nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».
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