Sassano, associazione accusa il sindaco: «Non ci permette di fare volontariato»
| di Redazionedi Pasquale Sorrentino
Margherita Marra, legale rappresentante dell’Associazione di Pubblica Assistenza “Vola Sassano Odv” in una lunga lettera accusa l’amministrazione comunale guidata da Domenico Rubino di non permettere a lei e alla sua “squadra” di fare volontariato.
Vola è nata nel 2015 ed è composta «da numerosi e motivati volontari che fino ad ottobre 2020 hanno operato quotidianamente a stretto e proficuo contatto con la precedente amministrazione comunale – scrive Marra – per il soddisfacimento delle esigenze di protezione e sicurezza del territorio sassanese e per il soddisfacimento dei bisogni primari di anziani, bambini, malati, indigenti ecc. non facendo mai mancare il proprio supporto materiale ma altresì morale».
Nella prima fase della pandemia l’associazione di volontariato è stata inserita nel C.O.C. (centro operativo comunale) dalla precedente amministrazione. Poi è accaduto qualcosa. «Purtroppo, con l’attuale amministrazione comunale, nonostante vi sia una convenzione sottoscritta dall’Ente con l’associazione “Vola” Sassano del 27 novembre 2020 (con contributo a nostro favore di € 2.000,00) per lo svolgimento di attività finalizzate alla previsione, prevenzione, gestione e superamento delle emergenze e supporto negli eventi di pubblica rilevanza, e nonostante l’invio di varie comunicazioni e pec, il Sindaco ha omesso di inserirci nel C.O.C., convocarci il giorno 20 aprile in occasione dell’inizio del piano vaccinale e nel prosieguo delle operazioni, nonostante avessi rappresentato, unitamente ad alcuni volontari, la nostra disponibilità a prestare servizio nell’interesse di tutte le famiglie di Sassano; attivarci alle ASL di competenza per prestare il nostro servizio ai centri dei piani vaccinali ed alla distribuzione delle tessere vaccinali, così come promosso dalla Regione Campania; chiamarci ed interpellarci per qualsiasi intervento che riguarda le necessità di difesa, protezione, salvaguardia e tutela del territorio sassanese, anche magari di supporto ai vigili urbani e ad altre autorità; chiamarci ed interpellarci per qualsiasi intervento, sia materiale che morale, che riguarda le esigenze ed i bisogni primari delle famiglie sassanesi». E’ dura l’accusa di Marra.
«Praticamente siamo “immobili” ed “oscurati”, ma nonostante queste pesanti manchevolezze del Sindaco, a titolo personale alcune famiglie, anche quelle dove vi sono anziani malati di covid, che si sono sempre rivolte a noi, continuano a contattarci per qualunque esigenza connessa alle esigenze primarie di vita e dei bisogni essenziali. Tutta questa situazione sta ledendo pesantemente l’onore e l’immagine dell’associazione storica».
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