Una telefonata dall’aldilà, riaperta la bara.
| di Biagio Cafarofoto archivio
Una telefonata da una bara. Squilla il telefono e il numero è quello del cellulare di un ragazzo morto due giorni fa. Il giovane era stato tumulato assieme ai suoi effetti personali, telefonino compreso. La telefonata, in particolare un messaggino che indicava una chiamata persa, è arrivato ieri pomeriggio sul cellulare del fratello della persona deceduta. Così scatta la richiesta di far riaprire il feretro. Una scena penosa che ha solo permesso di accertare che l’apparecchio era spento. Accade a Sassano, nel Cilento interno. Il giovane era vittima di un incidente stradale in cui aveva perso la vita assieme alla fidanzata. La morte era arrivata sul colpo avevano accertato i medici. Un fatto di cronaca che aveva scosso la comunità locale: la coppia era stata travolta mercoledì da un’auto guidata da un medico poi risultato positivo all’alcol test. Dopo il messaggio di ieri pomeriggio sul cellulare, Mario Pippa, il fratello della vittima, Loreto Pippa, detto Lory, 27 anni, non ha potuto che chiedere l’intervento dei carabinieri. Il destinatario della presunta chiamata si è accorto un paio di ore dopo che il telefonino aveva squillato. Ne ha letto sul display l’ora della digitazione. E immediatamente si è rivolto ai carabinieri per chiedere la riapertura della bara. Il comandante della Compagnia di Sala Consilina, capitano Domenico Mastrogiacomo ha informato la magistratura. Il magistrato di turno presso il tribunale di Sala Consilina ha autorizzato l’apertura della bara. Un’autorizzazione concessa per un comprensibile scrupolo. Ma non c’è stato nessun miracolo. Né poteva essere diversamente. E allora, come ha fatto il cellulare dello sfortunato ventisettenne a squillare dall’interno della bara? Tecnicamente è difficile individuare spiegazioni plausibili. Fra l’altro, al momento in cui la bara è stata riaperta, il cellulare è risultato spento. Fatto inconfutabile, però, è che sul telefonino del fratello di Loreto c’era una chiamata di un paio di ore prima. Si esclude che ci sia stata una contrazione tonico-clonica (contrazione involontaria dei muscoli) a far partire la telefonata, può verificarsi al massimo entro due o tre ore dal decesso. L’altra probabilità è quella di un sms partito su una chiamata inviata nei giorni precedenti e che il sistema telefonico ha inviato con molto ritardo.
Fonte: il mattino
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