Saut di Gioi, l’appello di Tommasetti: «Il Cilento non può farne a meno»
| di Antonio Vuolo«Ripristinare il diritto alla salute nel Cilento interno». L’appello arriva da Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, a seguito della nota dell’Asl Salerno che ha confermato, nei fatti, il ridimensionamento del Saut 118 a Gioi Cilento.
«Da fine giugno monitoriamo una situazione che ora si mostra in tutta la sua gravità – afferma Tommasetti – Ho presentato anche una interrogazione al presidente della Regione sul rischio ridimensionamento. Quanto alla risposta dell’Azienda sanitaria al Codacons non lascia molte speranze sul futuro del servizio: si parla infatti di una riorganizzazione tramite una sola ambulanza con infermiere a bordo, supportata in caso di necessità da una rianimativa proveniente da Vallo della Lucania. Una distanza di 10 chilometri che a qualcuno potrà sembrare poca cosa ma diventa un incubo in quei territori, richiedendo un’attesa di quasi 30 minuti».
Il consigliere regionale fa riferimento anche alla viabilità nel Cilento interno «dove non è facile neppure spostarsi da un comune all’altro, figuriamoci raggiungere un ospedale in ambulanza. Un problema che può presentare un costo altissimo in termini di vite umane e di mancata assistenza. Il venir meno di un punto di riferimento come il Saut di Gioi è tutt’altro che banale, considerando il bacino che viene servito: 17 comuni tra Cilento, Vallo di Diano, Alburni e Golfo di Policastro rischiano di restare pericolosamente isolati dalla rete dei servizi nel silenzio assordante delle amministrazioni interessate».
Per Tommasetti occorre intervenire al più presto sull’organico: «Il circolo vizioso è sempre lo stesso: mancano i medici e le strutture in affanno vengono depotenziate, che spesso è il preludio alla chiusura. Il governatore De Luca, tra i destinatari della nota dell’Asl, lo sa ma non fa nulla per cambiare le cose. I cittadini non possono più aspettare. Occorre una riorganizzazione radicale dell’emergenza, puntando sui presidi territoriali. Il contrario di quanto avvenuto con il Saut di Gioi».
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