Scarcerata la coppia cilentana indagata per la produzione di sostanze dopanti
| di RedazioneIl Tribunale del Riesame di Salerno ha disposto la scarcerazione dei due cilentani indagati e ristretti alla misura cautelare del carcere. Il ricorso è stato presentato dal difensore, l’avvocato Luigi Cafaro, che ora porterà il caso alla Suprema Corte di Cassazione per il totale annullamento di ogni ipotesi accusatoria.
I carabinieri Nas di Roma, coadiuvato dai militari del Comando Provinciale di Salerno e della compagnia di Agropoli, avevano arrestato due persone, una coppia, che – secondo le accuse – avevano adibito un locale in una zona rurale di Perdifumo a laboratorio clandestino per la produzione, miscelazione e confezionamento di potenti sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente.
Nel fabbricato i Nas avevano rinvenuto sostanze anabolizzanti di varia natura, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti; 20 chilogrammi di efedrina, precursore della sostanza stupefacente sintetica metamfetamina; 4 chilogrammi di sibutramina, sostanza dopante nonché anoressizzante bandito dal commercio europeo dal 2010 per l’elevato grado di tossicità e che aveva causato diffuse reazioni avverse nei consumatori; 61 confezioni di nandrolone; 26 flaconi di GHB, cosiddetta “droga dello stupro”; 300 chilogrammi di eccipienti e coloranti, funzionali alla produzione finale delle sostanze. Il Riesame ha demolito l’ipotesi accusatoria e la coppia è stata scarcerata.
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