Scario, sigilli a rimessaggio barche: due indagati
| di Luigi Martinodi Luigi Martino e Antonio Vuolo
Blitz dei carabinieri della stazione di San Giovanni a Piro, guidati dal luogotenente Lorenzo Brogna. Le forze dell’ordine sono intervenute in località Giardino, a Scario, dove una società con sede a Santa Marina effettuava servizio di rimessaggio e custodia delle imbarcazione all’interno della proprietà di una società con sede a Napoli.
Quando i militari sono giunti sul posto, quattro persone stavano effettuando degli interventi sopra ad una delle imbarcazioni. In un’area vincolata e senza i dovuti permessi, è stato anche rinvenuto materiale come prodotti di antivegetativo, taniche con la benzina, olio motore e altro.
Al momento del controllo erano in atto lavori di sistemazione dell’impianto elettrico di una barca. All’interno del rimessaggio, con un’estensione di circa 1900 metri quadri, sono custodite in tutto 29 imbarcazioni. Al termine della stagione estiva, infatti, già da diversi anni, dopo aver tirato dal mare le suddette imbarcazioni, le stesse venivano parcate all’interno dell’area posta sotto sequestro. Il tutto senza certificazioni e autorizzazioni.
Due sono le persone finite nel registro degli indagati. L’amministratore unico della società titolare del piazzale, di 50 anni, e il socio accomandatario della società titolare del rimessaggio, di 70 anni. Dovranno rispondere, a vario titolo, di lavori in assenza del permesso di costruire, lavori in area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale senza la prevista autorizzazione, deturpamento e/o alterazione di bellezze naturali, lavori senza la direzione di un tecnico abilitato e utilizzo di attrezzature non conformi.
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