Sciopero, studenti cilentani: «Disertiamo le video lezioni. Le nostre richieste»
| di Luigi Martinodi Luigi Martino
Un quadro di paura e ansia per il futuro costruito con i colori della crisi che viviamo sulla nostra pelle quotidianamente. «Il problema non è la Didattica a Distanza, uno strumento educativo nelle mani della scuola che, se pubblica veramente, riesce a garantire il diritto allo studio a tutti e tutte. Il problema è che la scuola diventa sempre di più un privilegio, un luogo per nulla democratico e aperto a tutti, che puntualmente lascia indietro i più fragili». Sono gli studenti di decine di istituti della provincia di Salerno che hanno aderito ad uno sciopero generale che il prossimo 22 gennaio coinvolgerà 20 mila ragazzi. Dell’organizzazione Scuole Unite Salerno fanno parte gli studenti del liceo Parmenide di Vallo della Lucania, del liceo Scientifico ‘L. da Vinci’ di Vallo della Lucania, I.I.S. “Leonardo Da Vinci” di Sapri, liceo Pisacane di Sapri, liceo Piranesi di Capaccio, liceo Alfonso Gatto di Agropoli.
«Il Next Generetion Ue ancora non è arrivato e già si minaccia la crisi di governo, sembra essere chiaro che gli equilibri delle poltrone iniziano a scricchiolare, ma la politica e questo governo hanno una responsabilità rispetto al cambiamento di rotta che va necessariamente costruito in questa fase di rientro dalla pandemia globale, per fare un investimento complessivo sullo Stato Sociale e i diritti fondamentali» continuano in una nota gli studenti.
«Dunque, tenendo conto di tali considerazioni, avanziamo delle proposte:
- Essenziale è il rafforzamento del sistema pubblico di trasporti (su gomma, come su rotaia) affinché i mezzi di trasporto, sia all’interno della Provincia di Salerno che all’interno della Regione Campania, siano adeguati ai criteri logistici a cui è sottoposto il rientro a scuola. Ogni istituto è costituito da un cospicuo numero di pendolari che necessita un potenziamento urgente delle corse studentesche per garantire più soluzioni che evitino gli assembramenti sui mezzi di trasporto; in particolare poniamo l’attenzione sulle fasce orarie che comprendono gli orari di entrata e di uscita, ossia quella a ridosso delle 8:00 e quella a ridosso delle 13:00;
- Segnaliamo inoltre gravi problemi nelle strutture pubbliche, peggiorati anche a causa del mancato intervento negli ultimi anni; vi esortiamo dunque ad elaborare un piano in cui confluiscano dei fondi finalizzati al miglioramento dell’edilizia scolastica in modo tale da garantire l’adempimento delle norme anti-COVID e, più generale, che miri a potenziare i mezzi didattici delle studentesse e degli studenti;
- Invitiamo gli enti che hanno elaborato tale ipotesi a ritrattare sulla proposta di consentire l’uscita da scuola delle classi del triennio nella zona del Salernitano e dell’Agro Nocerino Sarnese in orari pomeridiani in quanto risulta impossibile per molti studenti uscire di scuola alle 15:00, soprattutto alla luce della mancanza molte corse in quella fascia oraria che ritarderebbe anche di diverse ore il rientro di alcuni pendolari;
- La nostra preoccupazione e le nostre perplessità riguardano anche la totale assenza di indicazioni circa gli Esami di Stato per cui chiediamo confronti propedeutici ad una soluzione definitiva che tenga conto delle carenza didattica causata dalla Didattica a Distanza (che sostituisce solo parzialmente la tradizionale didattica in presenza). I nostri dubbi trovano convergenza anche per quanto riguarda i percorsi di PCTO: chiediamo che per i Licei, che sono impossibilitati dalla DaD ormai da un anno, siano aboliti, mentre reputiamo che per gli Istituti tecnici e professionali, con un eventuale rientro in presenza, debbano essere potenziati, in quanto costituenti un’opportunità di fare pratica sul campo e di interfacciarsi con il mondo del lavoro;
- In previsione di un rientro in sicurezza, riteniamo necessario un intervento puntuale nelle strutture affinché vengano ampliati gli spazi destinati ad ospitare le studentesse e gli studenti poiché riteniamo le attuali aule insufficienti a garantire il rispetto nelle norme; in merito a tale esigenza, riteniamo importante considerare il recupero di edifici non utilizzati e l’ipotesi di ridurre i gruppi classe. Provvedimenti utili non solo dal punto di vista sanitario ma anche da quello didattico in quanto consentirebbero di sperimentare una tipologia differente di didattica;
- Nel caso dell’ampliamento degli spazi, si richiede una particolare attenzione nei riguardi del ‘Liceo Statale Regina Margherita’ di Salerno, poiché gli studenti di questo istituto non sono potuti tornare in presenza nemmeno all’inizio dell’anno scolastico 2020/2021, causa mancanza di aule e di un’uscita di emergenza per un eventuale piano di evacuazione. Questo problema potrebbe essere risolto utilizzando l’ala dell’edificio che affaccia su ‘Piazza XXIV Maggio’ (tra l’altro collegata alla struttura del Regina Margherita), dando così la possibilità anche a questo istituto (come una scuola normale messa in sicurezza) di avere un piano di evacuazione e di poter ospitare gli alunni in modo sicuro. Per questi motivi appena citati il ‘Liceo Statale Regina Margherita’, se le cose non dovessero cambiare, non potrà accogliere il 50% degli alunni in presenza. Segnaliamo in tale documento le gravi mancanze della sede in via Pio X del Liceo Alfonso Gatto di Agropoli: gli infissi sono serrati da grate arrugginite e taglienti, come se gli studenti fossero in un carcere, completamente irregolare come situazione, soprattutto per le norme di evacuazione; completa assenza di una scala antincendio nella parte anteriore dell’istituto; le porte sono in legno, non sono state sostituite con quelle antipanico come previsto dalla normativa. Sorgono problematiche anche nella sede in via Dante Alighieri: ormai i ragazzi sono circa 10 anni che “lottano” per i riscaldamenti, supplicando il prefetto che puntualmente ritarda ad adempiere al proprio dovere non accendendoli in data prevista da normativa. Il piano di sostituzione dei riscaldamenti a battiscopa con i fan coil non può essere attuato senza fondi provenienti dalla Regione, per tale motivo gli studenti si vedono costretti a scioperare ogni anno dal 2010 ad oggi.
- Suggeriamo, inoltre, di essere lungimiranti nell’eventualità – peraltro non così remota- in cui ci dovesse essere un ritorno in DaD: diversi dovrebbero essere gli interventi da effettuare sul territorio, soprattutto in relazione ad un ampliamento e un potenziamento delle reti cablate, affinché sia facilitata la connessione ad internet anche nelle zone più isolate, e alla possibilità di accedere a bonus che consentirebbe l’acquisto di dispositivi sia alle studentesse e agli studenti sia ai docenti, riducendone i passaggi burocratici e, di conseguenza, semplificando l’accesso ad essi.
- Si reputa vitale, più di ogni altro punto, che l’ambiente scolastico sia un posto sicuro, che tuteli la salute degli studenti, dei docenti e del personale ATA. Richiediamo, pertanto, che vi sia un tracciamento preciso e sistematico sui contagi all’interno della scuola non senza l’ausilio, a garanzia di ulteriore sicurezze, di sistemi di areazione e purificazione dell’aria. Non è da escludere l’eventuale possibilità per i docenti e anche per gli alunni di effettuare test rapidi periodicamente, che siano forniti gratuitamente dagli enti competenti».
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