Scontro governo-De Luca: chi si assume la responsabilità delle zone rosse?
| di Redazione“Non c’è nessuno sciacallaggio verso la Campania e questa non è la sede per far polemica ma la sede in cui si risolvono problemi reali”. E’ la ferma risposta che il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia dà in videoconferenza al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che aveva parlato di sciacallaggio ai danni della Campania dopo le polemiche sul video di un paziente di 84 anni morto nel bagno dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
Ma non è l’unico motivo di scontro. Al governatore che sostiene di aver ottenuto appena “sette anestesisti a fronte della richiesta di 1.400 sanitari”, Boccia replica: “La Campania ha sul tavolo, attraverso la Protezione civile, la disponibilità di 2.236 operatori sanitari. Arruolateli e se avete bisogno di altri volontari facciamo un bando ad hoc solo per la Campania, ma basta polemiche”.
La voce del titolare del dicastero degli Affari regionali non è l’unica a levarsi contro l’ex sindaco di Salerno. “Dalla Campania arrivano immagini terribili – accusa il ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante una diretta Facebook – una persona è morta al pronto soccorso, altre stanno sulle barelle in condizioni preoccupanti. Questa non è più un’opinione. Non è una gara di battute tra chi è più sceriffo. Abbiamo davanti strutture ospedaliere al collasso. Ed è inutile dire che il problema è solo Caserta, Salerno o Napoli: queste fanno due terzi della Campania e se non funzionano le strutture lì vuol dire che la Campania è al collasso”.
Ma De Luca sembra essere sordo ai richiami e va avanti sulla propria strada e annuncia persino una querela ai danni “del consulente del Ministro della Salute, il signor Ricciardi”, che oggi aveva affermato che a Napoli ci sono scene da guerra”. Il governatore dice che la tragedia del Cardarelli “poteva accadere in ogni cittò del mondo”. E annuncia “l’istituzione di zone rosse nelle città della Campania dove si registra un livello alto di contagi e dove è indispensabile una drastica riduzione della mobilità, in coordinamento con le prefetture competenti e con i Comuni per garantire l’indispensabile impiego delle forze dell’ordine per il controllo sui territori”. Intanto a Napoli continua l’estenuante braccio di ferro con il sindaco Luigi de Magistris: lui e De Luca non si parlano nemmeno.
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