Scuole chiuse in Campania, i no Dad: “Faremo ricorso al Tar”
| di RedazioneLe scuole finiscono ancora una volta nel mirino. Sacrificate. “In dispregio del diritto costituzionale all’istruzione” commenta Gemma Auricchio. “Attendiamo l’ordinanza per poi decidere come procedere” avverte Palmira Pratillo, una delle attiviste del Coordinamento scuole aperte Campania. Per poi decidere, insomma, in che termini impugnare il provvedimento di De Lucadinanzi al Tar. Di nuovo.
Perché quello del governatore sembra proprio un braccio di ferro con il Tribunale amministrativo regionale, che lo ha bocciato sulla chiusura delle scuole sottolineando che non poteva, la Campania, discostarsi dalle norme nazionali del Dpcm del 14 gennaio. Che sono ancora in vigore. E che De Luca ha annunciato, ieri, di bypassare con la replica della scelta di chiudere tutte le scuole da lunedì.
“Ora è definitivamente morta la scuola in Campania “dice Sara Scariati. L’annuncio del governatore in diretta facebook” accampa – sostiene Paolo Cortese – l’alibi delle vaccinazioni al personale della scuola “per sconfiggere le varianti del virus” ha detto De Luca. Ma è una fesseria, perché le vaccinazioni riguardano solo il personale, il Covid contagia anche gli alunni. E per gli studenti le vaccinazioni non sono previste. Dunque prepariamoci: De Luca terrà le scuole chiuse almeno fino a dopo Pasqua”.
È su facebook, lo stesso mezzo scelto da De Luca per i suoi annunci, che si scatenano le reazioni dei genitori contrari alla chiusura delle scuole. Vincenzo Buono lo dice fuori dai denti: “Il figlioletto non è diventato sottosegretario e lui procede con un nuovo scontro istituzionale”. Perché è il governo a decidere dove e quando chiudere le scuole e per il governo persino in zona rossa restano aperte materne, elementari e prime medie.
De Luca: “Da lunedì 1 marzo chiudiamo tutte le scuole”
Il Coordinamento scuole aperte sottolinea che giusto due giorni fa, il 24 febbraio, la Corte costituzionale, esaminando un ricorso del governo contro la Valle d’Aosta, ha stabilito che “spetta allo Stato, non alle Regioni, determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia” ed ha specificato che ” il legislatore regionale non può invadere con una propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da Covid 19, diffusa a livello globale e perciò affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale”.
“E vogliamo parlare di Sanremo? Il Festival apre a giorni. Le scuole chiudono” commenta Cristina Semmola. “E chiudono per coprire le inadempienze del governatore, che non ha aumentato i posti negli ospedali, e nelle terapie intensive in particolare, e non ha organizzato i trasporti come avrebbe dovuto” dice Giuseppina Trasacco.
Ma è un maestro diventato popolare durante il lockdown perché faceva scuola in strada, davanti ai palazzi e sotto i balconi dei suoi alunni, a dare voce agli scolaretti: “Quando mi è arrivata la notizia – racconta Tonino Stornaiuolo – stavamo preparandoci per uscire. Non ho voluto dirlo ai bambini, non me la sono sentita. All’uscita, appena i genitori hanno dato loro la notizia della chiusura delle scuole li ho visti tutti piangere. Di tutte le età. Piangevano, e non di gioia. La scuola che chiude è per loro un dolore “.
Tirano un sospiro di sollievo i presidi, sui quali grava la difficile organizzazione scolastica e la responsabilità di eventuali contagi dentro scuola. Ma ci sono dirigenti che non seguono la scia. Piero De Luca, ad esempio, preside dell’istituto comprensivo Sauro Errico Pascoli, che più di altri si è battuto nei mesi scorsi per la didattica in presenza e che ha organizzato per oggi, alle ore 11, un incontro sui dati che riguardano la scuola e sulla loro corretta lettura.
Se ne parlerà, sulla piattaforma Zoom, ma anche con una diretta facebook sul profilo dell’assessorato comunale alla scuola, con il gruppo “Pillole di ottimismo” ( che dall’inizio della pandemia produce testi ed interventi per “fare corretta divulgazione scientifica sul Covid 19”), con l’epidemiologa e biostatistica Sara Gandini, con la dottoressa Maria Luisa Iannuzzo, medico legale in Veneto, con Clementina Sasso, astrofisica impegnata, in Campania, nella campagna per le scuole aperte, e con gli assessori all’Istruzione e alla Salute del Comune di Napoli Annamaria Palmieri e Francesca Menna.
Un appuntamento, dal titolo “Scuole aperte in tempi di Covid, istruzioni per un uso consapevole dei dati e del tracciamento”, ” che credo di fondamentale importanza per dirigenti, docenti e famiglie – dice il preside De Luca – per capire e ragionare serenamente sulle scuole aperte e chiuse e sui reali rischi di contagio ” . Intanto l’Osservatorio sulla scuola Napoli, cui partecipano genitori di alunni di tutte le età, sta raccogliendo ( nell’attesa dell’ordinanza cui eventualmente opporsi) ” informazioni sulla situazione dei contagi nelle scuole nelle ultime settimane ” spiega Allegra Nelli, “e sulla conseguente gestione delle scuole “.
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