‘Se mi guardi così’: l’ansia sociale e il Cilento nel libro dell’autrice Annalisa Siano
| di Antonio Vuolo“Se mi guardi così” è la commovente storia di Dolcevita, una giovane donna, di venticinque anni, affetta da ansia sociale. Nata e cresciuta al Sud, dove vive da sola con la famiglia e dove, dunque, attraversa la dura crisi occupazionale di questi anni, da cui poi ne derivano quella morale e sociale, ma soprattutto identitaria: dopo il grande bluff degli studi universitari, la sua paura più grande è non riuscire a compiersi. Assodato che di cultura non si mangia, Dolcevita non riesce a darsi una definizione.
Ciò reso ancora più difficile dal desiderio di fare politica e giornalismo, in una realtà complessa come quella del meridione, in cui le teste bianche, amministrano ancora a discapito dei giovani preparati e la stampa ha fame, è feroce e venduta. Sullo sfondo il Cilento, una Terra che soffre ogni giorno di più e la conseguente mentalità, tramandata dall’ambiente familiare, che incita a compiere scelte, dettate esclusivamente dal fattore denaro.
Tutto il disagio di sentirsi fuori luogo perché attraente, in un settore contornato da uomini, carichi di pregiudizi e bigotte di provincia. Le paure più profonde affrontate durante una campagna elettorale, raccontate in un romanzo in cui uno sguardo di speranza non poteva mancare. Ed ecco l’ultima, e forse più importante tematica trattata in queste quattro stagioni (un incontro di fine estate, l’autunno delle incertezze, un lungo inverno del dolore e la primavera della rinascita): l’amore oggi, esiste ancora, può salvare e liberare, ma non vince più su tutto.
Intervista all’autrice Annalisa Siano
A cosa è ispirato il libro?
Politica e giornalismo sono le mie reali passioni. È stato inevitabile ispirarmi leggermente a quelle che sono state le mie sensazioni provate muovendo i primi passi in questi campi (il mancato consenso elettorale, il finto ascolto dedicato ai giovani, le offese sui social, la competizione in un campo professionale poco redditizio). Con la tematica dell’amore ho fatto più fatica a descrivere i personaggi che sono del tutto immaginari, poiché nella mia vita personale, con il mio compagno, vivo una relazione completamente diversa, molto più concreta ed appagante. I protagonisti maschili sono due e sono gli antipodi: l’amore idealizzato per Pierfrancesco, questo politico modello, un uomo tutto d’un pezzo che non si lascia trasportare dalle emozioni per restare concentrato sulla sua carriera (il principe azzurro che tutte le ragazze sognano) e quello vissuto a metà con Melì, un eterno Peter pan, di bell’aspetto, preso solo dalle apparenze, che seppur si lega, lo fa restando in superficie, disinteressato ad entrare nel mondo di Dolcevita, che nel profondo è pieno di dubbi e di insicurezze. Per arrivare a descrivere quelli che sono i rapporti oggi, soprattutto in un luogo che lascia poco spazio ai sogni ed al futuro. Dove si fa un’enorme difficoltà a gestire se stessi, figuriamoci la coppia o il desiderio di metter su famiglia.
Qual è la reale denuncia del racconto?
La denuncia più sentita all’interno del libro è nei confronti della “mentalità” del territorio, quella più dura da cambiare e da sconfiggere, di cui tutti siamo affetti, compresa io. Una mentalità radicata, che trova radici molto profonde nel contesto familiare, in quello lavorativo gestito da uomini ed anziani, nell’indifferenza delle giovani donne, poiché tutte spinte dallo spirito individuale di sopravvivenza, che mette in salvo solo se stesse. Una mentalità preda di apparenze e pregiudizi, che se cucite addosso ad una persona, in giovane età, possono rendere il suo percorso futuro ricco di ostacoli. Una mentalità, dunque, che non risparmia nessuno. Al Sud siamo artefici del nostro disastro.
A chi è dedicato il libro:
Il mio racconto è dedicato agli abbagli, che nella vita saranno sempre tanti e soprattutto è dedicato ai giovani, questi eroi del mezzogiorno. La mia speranza, che auguro anche a me, è imparare a riconoscere questi abbagli, che si tratti di amore o carriera, non tutti i raggi provengono da un forte sole, a volte è solo una giornata nuvolosa!
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