Seconda dose in vacanza: operatori turistici Cilento attendono risposte. Cosa sappiamo

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Seconda dose in vacanza: operatori turistici Cilento attendono risposte. Cosa sappiamo

La somministrazione della seconda dose a chi è in vacanza in una Regione diversa dalla propria deve essere un’eccezione e va fatta seguendo una serie di indicazioni. Ad elencarle è la commissione salute della Conferenza delle Regioni, che ha approvato all’unanimità un documento inviato al presidente Massimiliano Fedriga. La Conferenza deciderà se approvare il testo degli assessori alla Salute ma intanto il Cilento, come tante località turistiche d’Italia, attendono risposte veloci.

Le prenotazioni, nonostante lo sprint degli ultimi giorni, faticano ancora un po’ a concretizzarsi per un motivo molto semplice: gli utenti tentennano e preferiscono attendere ancora qualche giorno per capire se possono o meno ricevere la seconda dose in una regione diversa da quella di residenza. Il problema principale è nel registro che contiene i dati dei vaccinati. Purtroppo l’archivio è regionale. In modo semplice proviamo a spiegarlo così: se il signor Rossi ha ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer a Milano, in Lombardia, i registri dell’Asl di Salerno e della Campania in genere, non sono a conoscenza dei dati del signor Rossi e quindi il turista, se prenota la vacanza e dovrebbe poi ricevere la seconda dose in un hub del Cilento, sarebbe operazione assai complessa.

Come si stanno organizzando La struttura Commissariale si sta muovendo in una direzione precisa, cioè quella di poter garantire un equilibrio delle dosi consegnate in base anche all’affluenza turistica e, soprattutto, una corretta tenuta dei flussi informativi a carattere nazionale e non più regionale. Se ciò riesce a prendere forma, almeno la seconda dose potrebbe essere garantita anche in vacanza.

La proposta Ma restano alcuni paletti. La Commissione Salute delle Regioni ha vagliato infatti un documento che ieri è stata approvato dai presidenti. In primis la vaccinazione dei turisti nel luogo presso il quale si trascorrono le vacanze può riguardare solo la seconda dose e per gli assessori “dovrebbe rappresentare una assoluta eccezione, considerata la relativa flessibilità della data della seconda dose e la possibilità di programmazione che tale elemento offre”. Per questo motivo “le persone che soggiornano per una breve durata dovrebbero essere automaticamente escluse dalla vaccinazione nei luoghi di soggiorno turistico”. Per i soggiorni di più lunga durata il documento individua le modalità e le condizioni di candidatura/prenotazione per procedere alla somministrazione della seconda dose.

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