Sedicenne adescata sui social e palpeggiata in hotel da un finto fotografo
| di RedazioneUna tragica e inquietante vicenda ha scosso la comunità di Battipaglia, dove una ragazza di soli 16 anni, residente nel comprensorio, è riuscita a sfuggire a un presunto molestatore grazie alla sua prontezza di riflessi. L’episodio, che ha ripercussioni gravissime e che è stato qualificato dal codice penale come violenza sessuale su minore, si è verificato lo scorso 1° agosto in una struttura ricettiva situata a Laura, nei pressi di Capaccio Paestum.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, la giovane aveva conosciuto il suo aggressore, un 40enne di origine irpina, attraverso i social media. L’uomo, spacciandosi per fotografo, l’aveva invitata a partecipare a uno shooting fotografico. Il giorno dell’incontro, la sedicenne è stata prelevata dal suo presunto molestatore e condotta nell’hotel dove è avvenuto l’orrendo episodio.
Quando la ragazza ha iniziato a posare, il 40enne si è avvicinato alla giovane, palpeggiandola e tentando di toccarla nelle parti intime. Fortunatamente, la ragazza è riuscita a reagire, urlando e trovando il coraggio di fuggire. Poco dopo l’accaduto, i carabinieri della sezione radiomobile del Norm di Agropoli, sotto il comando del capitano Giuseppe Colella, sono intervenuti nella struttura, ma dell’aggressore non c’era più traccia.
La giovane, tornata a casa, ha confidato l’accaduto alla madre, che l’ha accompagnata presso la caserma dei carabinieri di Battipaglia, dove hanno sporto denuncia. Gli inquirenti, già in possesso delle generalità del sospettato, hanno avviato indagini per raccogliere ulteriori prove e testimonianze. La Procura di Salerno sta ora valutando l’applicazione di tutte le aggravanti del caso, inclusa quella dell’uso di strumenti telematici per adescare la vittima.
Questo episodio non è isolato. Negli ultimi anni si sono registrati diversi casi analoghi, con minori che sono stati attratti da pedofili attraverso i social. Tra questi, spicca il caso di un fotografo di nudo artistico che, nel luglio 2022, rubò l’infanzia a un’undicenne nella stessa zona, portando alla sua condanna. Fatti come questi evidenziano la necessità di maggiore vigilanza e educazione sui pericoli del web, affinché episodi simili non si ripetano e si possa proteggere efficacemente i nostri ragazzi.
Le autorità locali stanno non solo seguendo l’indagine ma anche collaborando attivamente con la struttura ricettiva coinvolta per assicurare un supporto adeguato e rafforzare le misure di sicurezza, in un contesto in cui la tutela dei minori deve diventare una priorità collettiva.
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