Badia di Pattano, Castiello a Borghi: «Rarità basiliana, inutili polemiche»
| di Marianna ValloneE’ una rarità storica e architettonica quella che per il leghista Borghi è invece una dimora storica. Sulla Badia di Pattano, gioiello culturale del Cilento, nel comune di Vallo della Lucania, è arrivata anche la risposta del senatore del M5S Francesco Castiello, raggiunto al telefono dal Giornale del Cilento.
«La Badia di Santa Maria di Pattano è un monumento basiliano del IX secolo d.C ed è un’autentica rarità, per quanto riguarda questo tipo di struttura, storica e architettonica. E’ uno dei monumenti basiliani più importanti di tutta l’Italia meridionale. – dice Castiello in premessa – Ha già costituito oggetto di ripetuti interventi della Soprintendenza di Salerno, del MiBact e dello Stato, e quindi questo intervento, entrato nella Finanziaria sotto forma di emendamento da me proposto, insieme ad altri colleghi senatori, è un intervento di completamento di altri interventi statali già eseguiti a cura della Soprintendenza», spiega il senatore che poi chiarisce anche a chi appartenga la struttura.
«La Badia di proprietà di un privato, erroneamente indicato da parte di Borghi nella sola famiglia Giuliani, vede anche un’altra famiglia comproprietaria che ha già messo da tempo il bene a disposizione del Comune di Vallo della Lucania intendendo cederglielo in proprietà. – chiarisce – Ma per quanto riguarda la famiglia Giuliani esiste una convenzione tra il Comune di Vallo e la famiglia Giuliani, per la quota di sua parte, a norma della quale convenzione la famiglia Giuliani si impegna a mettere a disposizione del Comune di Vallo della Lucania per ben 30 anni in comodato con uso esclusivo dell’intera struttura una volta restaurata. In definitiva – sintetizza – per 30 anni viene sottratta al possesso del privato e messa a disposizione del Comune che la aprirà al pubblico».
«Naturalmente – aggiunge il senatore Castiello – nulla esclude che anche la quota di proprietà Giuliani possa essere ceduta definitivamente al Comune, ma al momento di certo c’è una convenzione. La realtà – chiarisce – è questa: non è il primo intervento che lo Stato fa su quella struttura, è un intervento di completamento di altri interventi già eseguiti a cura della Soprintendenza di Salerno, la famiglia Giuliani per la sua quota ha messo a disposizione la struttura per 30 anni ad uso esclusivo del Comune e per la residua parte della famiglia De Luca, non solo la mette a disposizione ma intende cedergliela. Il resto – dice – sono polemiche sterili, che non servono a nulla, che dimostrano una profonda ignoranza e rozzezza culturale perché disprezzare l’intervento dello Stato a favore del recupero di una struttura di straordinario valore storico, significa fare sfregio alla cultura».
Poi aggiunge: «Evidentemente questi politici, che definisco politicanti e non hanno migliori argomenti, cercano di colmare il vuoto ideologico ricorrendo ad inutili e sterili polemiche. Sono contento e soddisfatto, perché significa recuperare un monumento di grande importanza che può costituire un grande attrattore culturale. Spero che i giovani magari in forma cooperativa possano trovare il presupposto per gestire la struttura e guadagnarsi di che vivere. Ogni occasione di lavoro o che crei possibilità di occupazione deve essere sostenuta con tutte le forze», conclude Castiello.
La polemica è stata sollevata da Claudio Borghi, deputato della Lega, nella discussione per l’approvazione del Bilancio di previsione che si è tenuto alla Camera dei Deputati nella seduta del 23 dicembre, che ha contestato i fondi che il Governo stanzierà per la Badia di Pattano di Vallo della Lucania. Si tratta di fondi per un totale di 1,3 milioni di euro che arrivano direttamente dalla manovra economica, con un emendamento voluto anche da Franco Castiello, senatore del Movimento 5 Stelle.
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