Il Parco diventa “Grande”. E’ l’energia alternativa il motore di ripresa per il territorio
| di Maria Antonia CoppolaNel pacchetto di “ Due grandi progetti per un grande Parco” del convegno che si è tenuto il 15 gennaio a Cuccaro Vetere, c’era ogni meraviglia per quello che attiene lo sviluppo ecocompatibile di un’area importante come è quella del Parco del Cilento. Sotto un unico denominatore definito “accordi di reciprocità”, La Regione Campania , la Provincia di Salerno, un’unione di 46 comuni rientranti nell’area del Parco del Cilento e Legambiente, hanno sostenuto fortemente questo progetto. Due percorsi di sviluppo territoriale definiti rispettivamente: "la strada del Parco e l’autonomia energetica".
Due percorsi imprescindibili, uno dall’altro, per un sistema di risorse. Un’area territoriale che ingloberà a seconda delle sue caratteristiche fisiche, l’eolico e quant’altra energia alternativa possibile e che sarà asservita dal metano, dove nasceranno infrastrutture ed occasioni per rivitalizzare capacità e risorse in un momento di grave empasse che colpisce soprattutto gli enti locali; un’area territoriale che verrà attraversata e asservita nei collegamenti dalla strada del Parco, che per esempio, da Vallo della Lucania a Campora sarà percorribile in 10 minuti.
L’idea progettuale, pensata dal presidente della comunità del Parco del Cilento, Angelo Vassallo, è riuscita a coinvolgere, per la prima volta, tutto un territorio che, per questo, ha smesso di pensare “per campanile”, riunendo tecnici, amministratori, privati e politici, realizzando così, l’idea del grande Parco. La Regione Campania ha messo a disposizione per l’intero sistema 70 milioni di euro, che andranno ad essere completati da interventi del privato sociale ed economico, che ammonteranno complessivamente a 128 milioni di euro, di cui 5 milioni destinati alle PMI per gli aiuti sulle riconversioni, per finanziare l’energia alternativa, con un ulteriore possibilità di accesso al microcredito attraverso il Fondo Verde.
©Riproduzione riservata