Termovalorizzatore, Cirielli: “Confermati solo gli atti riguardanti il percorso urbanistico”
| di Redazione
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Provincia di Salerno, relativo alla complessa vicenda della realizzazione del termovalorizzatore.
Termovalorizzatore, Cirielli "confermati solo gli atti relativi al percorso urbanistico"
«Nessun atto relativo alla progettazione ed alla gara per la costruzione del termovalorizzatore, realizzato dal Sindaco di Salerno, nella sua qualità di Commissario Delegato, è stato confermato».
Così, sottolinea il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli, informando, «che l’iter relativo alla procedura di accesso agli atti dei procedimenti amministrativi relativi alla realizzazione del termovalorizzatore di Salerno assunti dal Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, nella sua qualità di Commissario Delegato ex O.P.C.M. n. 3631/08 (art.3) ed alla eventuale convalida di tali atti, si è concluso».
Il Presidente Cirielli ha agito ai sensi dell’art.11 del D.L. 195/2009, che ha attribuito ai Presidente delle Province della Regione Campania le funzioni ed i compiti di programmazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti, nell’ambito del territorio provinciale, anche con poteri di deroga, ex artt.42-48-50 TUEL, per il transito dalla fase emergenziale al regime ordinario, previsto dal D.Lgs. 152/06 e dalla L.R.C. 4/07 e s.m.i.
Lo stesso D.L. 195/2009 ha previsto, all’art.10 comma VI, che la Provincia di Salerno, anche per il tramite della società provinciale, costituita ai sensi della L:R:C: 4/07, deve provvedere a porre in essere tutte le procedure e le iniziative occorrenti per la realizzazione del termovalorizzatore della Provincia di Salerno, da dimensionarsi per il trattamento di un quantitativo di rifiuti non superiore a 300.000 tonnellate annue, completando nel territorio le opere infrastrutturali di dotazione della necessaria impiantistica, asservita al ciclo dei rifiuti.
A tal fine, l’art.10 co.6 del richiamato D.L. 195/2009, per altro, in sede di sub ingresso della Provincia alle funzioni del cessato commissario delegato-Sindaco di Salerno, ex O.P.C.M. n.3641/08 (art.3) ha testualmente prescritto che "gli atti funzionali rispetto alle finalità di cui al presente comma, già posti in essere sulla base della normativa vigente, sono revocati ove non confermati dalla Provincia, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto".
Il Presidente della Provincia, nel breve termine assegnato, ha invitato il Sindaco di Salerno, nella qualità di ex Commissario Delegato ed il Responsabile Unico del Procedimento del Comune di Salerno per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti della Provincia, a provvedere alla consegna di tutta la documentazione ed atti adottati dal Commissario Delegato, relativi all’infrastruttura strategica in questione.
Tale procedura è iniziata il 18.01 2010, con la consegna dei primi atti ed è poi proseguita in data 25.01.2010.
Il presidente Cirielli, dopo un attento esame dei documenti consegnati, effettuato da parte delle strutture della Segreteria Generale, dello Staff, del Gabinetto, della Direzione Generale e dell’Assessorato all’Ambiente, nel rilevare la straordinaria complessità della procedura amministrativa ed in virtù dei poteri, anche derogatori, assegnatogli dalla legge, ha confermato solo una parte dei provvedimenti amministrativi, assunti dal Commissario Delegato-Sindaco di Salerno, ex O.P.C.M. 3641/08 (art.3), presupponendo la legittimità degli stessi.
Il Presidente Cirielli, in particolare, ha confermato solo gli atti strettamente funzionali alle finalità previste dall’art.10 comma VI del D.L. 195/09 e, cioè, alla realizzazione di un impianto di termovalorizzatore da dimensionarsi per il trattamento di un quantitativo di rifiuti non superiore a 300.000 tonnellate annue.
«Tali atti – dichiara Cirielli – riguardano le procedure e gli studi per la individuazione dell’area per la localizzazione dell’impianto di trattamento termico per la valorizzazione dei rifiuti solidi urbani, gli studi e le analisi tecniche propedeutiche alla redazione del progetto preliminare dell’opera, lo studio di prefattibilità dell’ambiente, lo studio del sistema di conversione energetico, le analisi archeologiche del sito, lo studio delle opere necessarie alla connessione alla rete elettrica, il Piano di monitoraggio ante operam, la procedura di variante urbanistica dell’area e gli atti relativi agli espropri dei suoli».
Il Presidente della Provincia, soprattutto in relazione alla valutazione delle indennità di esproprio, si è riservato ogni ulteriore provvedimento, diretto ad integrare e modificare gli atti, anche in ragione del doveroso adeguamento dell’infrastruttura alle nuove esigenze funzionali dell’impianto, fissate dalla legge.
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