“Improsta Porte Aperte” saluta tutti con la performance di Vito Mercurio
| di Maria Vita Della MonicaE’ stato il concerto di "Vito Mercurio e Famiglia d’Arte" a chiudere "Improsta Porte Aperte", la serie di appuntamenti che, dal 29 maggio al 2 giugno ha visto protagonista l’azienda agricola sperimentale regionale, situata nel cuore della Piana del Sele.
In occasione del 60° anniversario della nascita dell’ "Improsta", l’ensemble fondata da una delle colonne portanti della Nuova Compagnia di Canto Popolare, ai tempi del grande Roberto De Simone, ha proposto un repertorio basato sulla ricerca e l’interpretazione dei suoni , dei canti e delle danze caratterizzanti del Sud Italia. Dalla fronna alla tammurriata; dalla villanella alla pizzica fino alla tarantella. In scaletta, anche brani tratti dai due lavori discografici del gruppo, "Cristiano e Arabo" e "Le Terre del Fuoco", brani nei quali la tradizione popolare italiana si sposa con i ritmi del Mediterraneo, grazie ad un sapiente ricorso alla contaminazione. Tra questi, "Le Terre del Fuoco", ispirato alla vicenda dell’occupazione delle terre della Piana, avvenuta bel secondo dopoguerra, che vide protagonisti centinaia di braccianti in lotta per il proprio riscatto.
Un vero e proprio viaggio negli stilemi della musica popolare della nostra terra,dunque. Quella cosiddetta "Italia minore", fatta di ritualità e di magia, di sacro e profano che racchiude, nella bellezza dei luoghi, nei profumi dei suoi frutti, così come nell’antica tradizione musicale del popolo, una bellezza straordinaria. Sul palco, accanto a Vito Mercurio (violino, fisarmonica, voce), Gianluca Mercurio (percussioni e strumenti a cornice), Lucia Lamanna (voce), Maria Vita Della Monica (voce), Roberto Giangrande (basso), Carmine Santimone (chitarra), Floriano Barbu (chitarra) Alle danze, Milena Acconcia e Tullia Conte.
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