Mastursi : “Anomalie in queste elezioni. I risultati non coincidono con i voti di partito”
| di Maria Antonia CoppolaLe primarie in provincia di Salerno non hanno richiamato le grandi folle, a Camerota rispetto alle scorse primarie il calo si è sentito fortemente. I votanti sono stati 303 contro i circa 800 delle primarie del 2007. Mentre, rispetto all’anno in corso, si è avuto un aumento degli iscritti di parecchie decine di persone, cala vertiginosamente il consenso al voto dei simpatizzanti del Partito democratico nel comune. Quello che è accaduto a Camerota rispetto al passato, con questi dati nettamente decurtati, non è eccezionale, considerando gli attuali iscritti. Probabilmente l’eccezionalità ci fu all’epoca delle scorse primarie quando su molto meno della metà degli attuali iscritti, ci furono in più quasi il triplo dei votanti. Così si potrebbe pensare che all’epoca, successe quello che oggi discrimina Nello Mastursi, membro della Commissione Pd per le primarie, che guardando l’attuale situazione post elettorale, in alcune zone della provincia e del Cilento dove si sono avuti il doppio dei voti, dice: "Qualcuno ha spinto per un risultato che non coincide con i voti di partito."
La situazione in generale.
In totale sono andati a votare circe 70mila persone, quasi la metà della scorsa volta quando alle urne si recarono 113mila persone. Ad Agropoli hanno votato circa mille persone, complice anche la candidatura del sindaco Franco Alfieri.
La provincia di Salerno elegge Bersani con il 71% dei voti ed Enzo Amendola (nella foto in basso) con l’80,04%. Le due liste di Bersani "Campania con Bersani" (area deluchiana) e "Con Bersani verso il futuro" (area Bassolino e Letta) raggiungono rispettivamente il 32,78% e il 38,22%. Tra gli eletti risultano Piero De Luca, Michele Grimaldi, Tonino Cuomo, Carmelo Conte, Angelo Villani, Alfonso Andria, Antonio Valiante e Franco Alfieri.
Per quanto riguarda il dato regionale, i risultati raggiunti dalle sei liste sono questi: "Essere Democratici" 26,33%, "Itinerario democratico davvero" 11,38%, "Riformisti con Bersani" 29,29%, "Per la Campania con Amendola" 13,02%, "Franceschini con Impegno" 15,45% e "Vittoria per Marino segretario" 4,5%.
Ma in queste Primarie Pd si affacciano anomalie nel voto: più elettori che alle provinciali, sopratutto nel sud della provincia. A Sassano hanno espresso la propria preferenza alle primarie il doppio degli elettori del partito
Mentre nel Pd salernitano ci si accapiglia alla ricerca di vincitori e vinti, con il 50% degli eletti alle assemblee nazionale e regionale non ancora certi, divampa una nuova e più violenta polemica. Nel mirino di alcuni membri della commissione elettorale della federazione provinciale del Pd sono finite alcune presunte anomalie nel voto. Soprattutto nella zona sud della provincia. Un esempio su tutti: a Sassano, i democratici hanno ottenuto 632 voti alle ultime provinciali, mentre alle primarie di domenica scorsa si sono recati alle urne per esprimere una preferenza per il partito ben 1.154 persone. In pratica quasi il doppio dei consensi elettorali ufficiali. Ed ancora a Torre Orsaia: nella competizione per Palazzo Sant’Agostino il Pd ha ottenuto 445 preferenze, per scegliere il segretario nazionale e regionale si sono presentati ai seggi 513 votanti. Centotredici elettori in più, una enormità in un centro piccolo come questo.
«Il problema del sovraffollamento al voto era una questione che ci eravamo posti già con la consegna delle schede ai seggi elettorali — conferma Nello Mastursi, membro della Commissione Pd per le primarie — perchè il tentativo del partito era di mantenere una proporzione tra le preferenze espresse nei territori alle elezioni ufficiali ed il numero dei votanti di questo week end. Mi rendo conto, invece, che non ci siamo riusciti. Perchè, evidentemente, qualcuno ha spinto per un risultato che non coincide con i voti di partito. E questa situazione l’abbiamo notata soprattutto a sud della provincia».
"… Bisogna interrogarsi anche sulla mobilitazione avvenuta così massicciamente in questa occasione e, ad esempio, non in altre consultazioni elettorali ufficiali. La questione è politica: si dovevano invitare a votare solo iscritti al partito e simpatizzanti. Non certo chiunque, da destra a sinistra del Pd. Perchè così si rischia di distorcere la competizione. Di certo faremo una lettura attenta di tutti i dati e cominceremo a segnalare le eventuali anomalie. Perchè finite le primarie, ora dobbiamo interrogarci e confrontarci politicamente su quanto è avvenuto».
Intanto, martedì pomeriggio, la Commissione per le primarie si è riunita senza produrre alcun atto. Solo nei prossimi giorni si riuscirà a definire l’elenco complessivo degli eletti. Che dovrà essere di 51 delegati all’assemblea regionale e 17 a quella nazionale.
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