Sicignano degli Alburni: Amato ospita gli sgomberati del ghetto di Eboli, blitz dei carabinieri a Palazzo Belvedere

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Sicignano degli Alburni: Amato ospita gli sgomberati del ghetto di Eboli, blitz dei carabinieri a Palazzo Belvedere

Il primo cittadino di Sicignano degli Alburni, il «mite » Alfonso Amato, in queste ore soprannominato da qualcuno «il sindaco dei marocchini di San Nicola Varco», l’altra notte era stato il primo ad attrezzare una struttura polivalente comunale, Palazzo Belvedere, per offrire ospitalità ad una settantina dei 150 extracomunitari sgomberati dal ghetto di Eboli. Le proteste degli abitanti non si erano fatte attendere e Amato sarebbe stato anche aggredito in piazza da un assessore, ma non conferma le voci («Lasciamo perdere»). A mezzogiorno di ieri a Palazzo Belvedere sono arrivati i carabinieri. Ventisette immigrati ospiti sono stati «prelevati» e trasferiti alla Caserma di Eboli per controlli. Sedici di questi rischiano l’espulsione, invece sicura per un altro con precedenti penali. Mentre tra gli altri «fermati» di mercoledì scorso 23 sono stati già tradotti nel Cie di Bari, 5 hanno avuto un foglio di via e 7 sono stati processati per direttissima perché già espulsi.

La Rete Antirazzista e la Cgil di Salerno che stamane manifesteranno davanti alla Prefettura in piazza Amendola, rendono nota pure una dettagliata denuncia dell’Oim: «Assistiamo ad un comportamento barbaro e ingiustificabile verso lavoratori che — protesta la Rete in una nota — dopo aver raggiunto anche regolarmente l’Italia sono ‘clandestinizzati’ dalle aziende che rifiutano di completargli i contratti e guadagnano sul lavoro nero». Il segretario generale della Camera del Lavoro prima di essere ricevuto dal Questore Vincenzo Roca è anche più duro: «Senza nessun mandato dell’autorità giudiziaria — protesta Michele Gravano — le forze dell’ordine sono entrate in una proprietà comunale attrezzata con la Caritas con l’obiettivo di una caccia all’uomo ». Più tardi il Questore in persona riferisce che i militari sono intervenuti su una «blanda» segnalazione della polizia giudiziaria. Il sindaco di Sicignano si è autodenuciato «per favoreggiamento e per violazione della schifosa legge Bossi-Fini», spiega lo stesso Amato, rilanciando: «Propongo la medaglia d’oro al valor civile ai volontari sicignanesi che hanno spontaneamente collaborato all’ospitalità ai fratelli di pelle nera.

Oggi sarò alla manifestazione della Cgil e protesterò con tutta la voce che mi resta — aggiunge —. Rifarei tutto altre mille volte: si tratta di aiutare disagiati, sfruttati, abbandonati. Ho teso loro la mano in cambio di nulla e non mi arrendo. Io non mollo». Bordate anche da Roma: la confederazione di Corso d’Italia parla di «uno sgombero che non rappresenta la vittoria dello Stato ma ne certifica la sconfitta »: quella «piccola comunità di lavoratori della Piana del Sele è stata dispersa ma già da oggi i caporali continueranno a sfruttarli nei campi a 2-3 euro l’ora». Quindi la segreteria nazionale della Cgil ricorda come «da anni si denuncia questo sfruttamento nella Piana del Sele come nel Casertano ». E la Regione con l’assessore all’Immigrazione Alfonsina De Felice prende le distanze dal provvedimento della Procura: «Lavoriamo a San Nicola Varco da un anno e mezzo — sottolinea De Felice in conferenza stampa — ed il sequestro disposto dalla magistratura è un’interruzione drammatica del nostro lavoro, che ha determinato nuove emergenze. Ma per risolverle ci siamo attivati immediatamente coi coordinatori dei Piani di zona della Provincia di Salerno». Due le misure immediate: l’attivazione di un numero verde (800328000) e 100 borse di cittadinanza per altrettanti giovani marocchini con permesso di soggiorno o con richiesta di regolarizzazione, da 500 euro mensili per un semestre.

La Regione e la Caritas stanno attrezzando nuove ospitalità ad Eboli e dintorni. «Intanto le persone accolte in diversi Comuni della zona sono fatte oggetto di un vero e proprio rastrellamento, una caccia all’uomo inaccettabile», accusa ancora il capogruppo regionale del Prc, Nocera, chiedendo una discussione in consiglio. Voce fuori dal coro, il presidente della Provincia Cirielli invece dispone «tutto il supporto possibile» alla polizia ricordando di aver già sollecitato il Governo con un’interrogazione a risposta scritta sul campo di Eboli, chiedendo, tra l’altro, se l’esecutivo «ritenga possibile introdurre un piano di inserimento nel mondo lavorativo per gli extracomunitari che lavorano nella Piana». È anche l’obiettivo della Regione, ha reso noto sempre in conferenza stampa la De Felice definendo gli immigrati sgomberati «la ricchezza della Piana del Sele». Cirielli ribadisce «pieno sostegno alle forze di polizia per un maggior controllo sui fenomeni legati all’immigrazione clandestina, sul lavoro nero e sul caporalato imperversanti nel Salernitano, pur auspicando un’azione di recupero sociale ed occupazionale degli extracomunitari che vivono in prevalenza nei Comuni di Eboli, Battipaglia, Pontecagnano, Bellizzi e Capaccio».

FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

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