Sequestrato impianto di frantumazione illegale a Cicerale nel Parco Nazionale del Cilento
| di Antonio VuoloUn’operazione congiunta dei militari del Nucleo Carabinieri Parco di Roccadaspide e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha portato alla scoperta di un impianto di frantumazione e lavorazione di ghiaia all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, precisamente lungo l’alveo del fiume Alento.
L’impianto, esteso su una superficie di circa 3.000 metri quadrati e situato nel sito di interesse comunitario (S.I.C.) IT80500I2 “Fiume Alento,” operava in assenza delle necessarie autorizzazioni regionali, ambientali e paesaggistiche. Non erano state infatti rilasciate le autorizzazioni da parte della Regione Campania, del Genio Civile, né il nulla osta dell’ente Parco, l’Autorizzazione Paesaggistica e la Valutazione d’incidenza ambientale.
Le forze dell’ordine, impegnate in un’operazione di prevenzione e repressione delle violazioni ambientali lungo i corsi d’acqua, hanno prontamente avviato gli accertamenti e posto sotto sequestro l’intera area, compresi i mezzi d’opera utilizzati per l’estrazione e la lavorazione della ghiaia. I responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di violazione della normativa ambientale, occupazione abusiva del demanio idrico e deviazione delle acque, oltre che di modificazione dello stato dei luoghi all’interno del Parco.
Quest’azione rappresenta un passo importante nella tutela del patrimonio naturale e del paesaggio del Parco Nazionale del Cilento, dove le attività di frantumazione non autorizzate e la deviazione dei corsi d’acqua possono avere gravi conseguenze sull’ecosistema locale.
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