Serie D, l’Acireale batte il Santa Maria: bastano 15 minuti nella ripresa agli acesi
| di RedazioneSul campo neutro del “Dino Liotta” di Licata, a porte chiuse, il Santa Maria cede nuovamente il passo fuori casa. Ad avere la meglio è l’Acireale di mister Ignoffo a cui bastano 15′ del secondo tempo per chiudere la pratica e costringere i giallorossi a tornare a mani vuote in terra cilentana.
Il primo tempo
Dopo neanche 30 secondi dal fischio d’inizio dell’arbitro, De Leonardis, si trova al limite dell’area di rigore la palla buona per sbloccare subito il match, ma il suo tiro viene respinto sul più bello da un difensore avversario. L’avvio caparbio del Santa Maria è solo momentaneo perchè la partita non decolla e le occasioni latitano. Al 36′, la prima vera palla gol ce l’ha l’Acireale con De Martino che difende ottimamente la palla con il fisico e, incrociando sul secondo palo, trova l’opposizione di Grieco. Al ritorno dall’intervallo l’Acireale passa in vantaggio.
Il secondo tempo
Al 1′, calcio di rigore assegnato ai granata per un’uscita avventata di Grieco su Ghisleni: dal dischetto c’è Sbrissa che non sbaglia, 1-0. Il gol dà energie e coraggio all’Acireale che continua a spingere. Al’ 7′, Guarino si divora il raddoppio da due passi. I campani non riescono a reagire e i granata affondano fino a trovare il 2-0 con De Martino al 14′. Grande azione da parte dei siciliani che ribaltano l’azione velocemente e l’attaccante granata, tutto solo, sceglie l’angolo giusto per battere Grieco. La risposta degli uomini di Di Gaetano è affidata a qualche scorribanda sulla fascia di Ielo e Catalano che però non impensieriscono più di tanto Giappone. Le ultime emozioni del match arrivano prima al 30′, con Cannino che, appena entrato, approfittando di una carambola in area di rigore, si mangia il tris ad un metro dalla porta. Poi al 46′, Maio prova direttamente da calcio di punizione, costringendo Giappone a smanacciare con i guantoni. Finisce così, il Santa Maria prosegue il suo mal di trasferta.
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