Sessa Cilento, niente voto per 3 positivi al Covid: «Richiesta presentata oltre i termini previsti dalla legge»
| di Marianna ValloneHa fatto discutere, nel comune di Sessa Cilento, il caso di tre cittadini positivi al Covid-19, ai quali sarebbe stata negata la possibilità di votare per il rinnovo del consiglio comunale. Il Governo ha varato un decreto legge che fissa le regole per chi si trova in isolamento domiciliare e deve poter esercitare il diritto al voto. Tra queste far pervenire all’ufficio elettorale di competenza, tra il 23 settembre e il 28 settembre 2021, una dichiarazione che attesti la volontà di votare.
«Il 28 settembre all’ufficio elettorale non sono giunte richieste – ha spiegato il sindaco di Sessa Cilento Giovanni Chirico – e la Prefettura non ha attivato le procedure per istituire il seggio. Il 1° ottobre i tre positivi hanno fatto pervenire richiesta al Comune e a quel punto ho chiesto direttamente un parere al ministero, se i termini da loro indicati fossero perentori o ordinatori. Non abbiamo avuto risposta rispetto a questo e il Comune non si è preso la responsabilità di istituire il seggio speciale. Per poi sapere successivamente che i termini erano perentori», dice Chirico.
A muovere le accuse è stato un candidato consigliere comunale. «La motivazione addotta dal sindaco consiste nel fatto che l’istanza sia pervenuta oltre i termini previsti dalla normativa. – sottolinea – La decisione risulta in modo palese una violazione dei più basilari diritti costituzionali e non giustificata da reali rischi sanitari, bensì solo da mere formalità regolamentari». Ed inoltre che «la circolare prevede che l’elettore debba far pervenire al sindaco con modalità, anche telematiche, l’istanza. Il Comune di Sessa non ha previsto alcuna modalità di comunicazione telematica, rendendo impossibile ai cittadini di comunicare la propria richiesta, essendo in isolamento e non potendo quindi uscire di casa. Peraltro, la positività dei tre cittadini era nota dal giorno 15 settembre e il Comune non ha adottato alcuna misura per garantirne il voto. Inoltre, considerando il numero esiguo degli interessati, è ancora tecnicamente semplice allestire un seggio, anche solo temporaneo, ad hoc. Di fatto, il sindaco Chirico ha negato il diritto di voto ai cittadini positivi al Covid-19, fatto di cui si assume la piena responsabilità legale e politica».
«Il Comune ha una Pec e una e-mail,- si è difeso il sindaco – ed è dotato di tutte le modalità telematiche, anche tramite Whatsapp».
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