Shevchenko al Corriere della Sera: «Ricordo quel torneo giocato ad Agropoli a 12 anni»
| di Redazionedi Antonio Vuolo
«Quando ho scoperto che c’era un altro mondo? In Italia, si vede che ce l’avevo nel destino. Avevo 12 anni e ci fecero disputare un torneo in una città che si chiama Agropoli». Parola di Andriy Shevchenko, attuale commissario tecnico della Nazionale ucraina, con un passato da calciatore anche con la maglia del Milan, in Italia.
Un vero e proprio spot per la città di Agropoli, e per tutto il Cilento, quello di Andriy, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. In un passaggio dell’intervista, l’ex pallone d’oro ricorda, infatti, quell’esperienza fatta nell’ormai lontano 1988.
«In Italia, si vede che ce l’avevo nel destino. Avevo 12 anni e ci fecero disputare un torneo in una città che si chiamava Agropoli. Noi eravamo ripiegati su noi stessi, istruiti a non dare confidenza. Invece ci sciogliemmo come neve al sole. La gente ci sorrideva, ci accoglieva con gentilezza. Ricordo di aver pensato che un giorno mi sarebbe piaciuto tornarci».
Parole, quindi, apprezzate anche nel Cilento, come testimonia un post sui social da parte del vice sindaco di Agropoli, Eugenio Benevento: «Oggi sono ancora più orgoglioso della nostra città, perché sul sito del corriere della sera è uscita una bellissima intervista ad Andriy Shevchenko, uno dei più grandi calciatori degli ultimi 30 anni, il quale ha speso le seguenti parole dedicate ad Agropoli. Parole che ci inorgogliscono come comunità ed un ringraziamento al mio caro amico, ex allenatore, Antonio Caciotta, che grazie al torneo internazionale Città di Agropoli ha dato la possibilità di far conoscere il nostro paese a livello internazionale, nella speranza che il prossimo anno, il torneo, possa riprendere con la trentanovesima edizione purtroppo sospesa per due anni a causa del covid».
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