Si fingevano funzionari antifrode di Poste, 5 denunciati a Salerno
| di RedazioneCinque misure cautelari personali dell’obbligo di firma a carico di cittadini salernitani che, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbero responsabili di reati di truffa realizzate mediante sofisticate tecniche di phishing.
Le misure cautelari sono avvenute nell’ambito di procedimento penale nel quale erano già state eseguite ulteriori tre misure cautelari. A eseguirle la Sezione Operativa della Sicurezza Cibernetica — Polizia Postale e delle Comunicazioni di Salerno, coordinata dal Cosc Campania Basilicata e Molise.
Una complessa attività di indagine scaturita dalla denuncia sporta da una vittima. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, i soggetti si fingevano funzionari dell’Ufficio Antifrode di Poste Italiane s.p.a., e utilizzavano utenze telefoniche, poi risultate fittizie, che sembravano apparentemente riferibili proprio all’Ufficio Antifrode, per commettere frodi mediante il telefono.
Le misure cautelari eseguite, inizialmente rigettate dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno per mancanza di esigenze cautelari, erano state emesse, a seguito di appello, dal Tribunale per il riesame in data 15 dicembre 2023, all’esito del quale la Corte di Cassazione, con provvedimento del 16 febbraio, ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti dai cinque indagati.
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