Sicilì si ferma, un minuto di silenzio per le vittime del Coronavirus
| di Marianna Vallonedi Mar. Val.
Un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Coronavirus. Così si è raccolta giovedi pomeriggio la comunità di Sicilì, paese dell’entroterra del golfo di Policastro. Lo ha fatto per mostrare la più profonda vicinanza agli oltre 3000 morti per il Covid-19 e alle loro famiglie.
L’appuntamento alle 18.00, ognuno nella propria casa, ha osservare un minuto di silenzio, mettendo ai balconi un drappo nero in segno di lutto e rispetto. L’idea l’ha lanciata in un gruppo Facebook il produttore Nicolangelo Marsicani, ed è stata subito condivisa da tutti gli abitanti.
Ieri era stato Beppe Fiorello a chiedere su Twitter di rispettare i morti e le loro famiglie senza fare festa e cantare dai balconi. Una presa di posizione dopo l’ immagine durissima che ritrae il corteo di mezzi militari con le bare dei bergamaschi morti per il coronavirus. Mostra i camion lasciare la città perché i cimiteri sono pieni e i corpi non possono essere cremati. Una foto che rimarrà per sempre nelle menti di tutti. «È stato un grande segno di civiltà», ha detto Marsicani.
Secondo il dato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile il bilancio di oggi parla di 3.405 vittime da coronavirus, che ha superato i 3.245 morti della Cina. Sono 427 i nuovi decessi registrati oggi in Italia, e 415 i guariti. Tra i morti per Covid-19 di oggi anche il prete di Caggiano, di 46 anni. Il numero complessivo dei contagiati ha raggiunto i 41.035.
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