Sindaco di Portici: «In caso di crisi del Vesuvio trasferiteci in Cilento»
| di RedazioneTra il Piemonte e il Cilento gli abitanti di Portici (nella foto) non hanno dubbi: meglio la splendida terra celebrata anni fa sul grande schermo in «Benvenuti al Sud». Così il sindaco di Portici Enzo Cuomo (foto in basso), facendosi interprete del «sentimento popolare» dei suoi concittadini, chiede al dipartimento della Protezione civile e alla Regione Campania che nel malaugurato caso di una crisi del Vesuvio, i porticesi vengano trasferiti in Cilento anziché nel lontano Piemonte. «A oggi pochissimi cittadini di Portici hanno percepito le scosse determinate dal Vesuvio», premette Vincenzo Cuomo, in merito alla recente sequenza sismica registrata nella zona del Vesuvio, magnitudo 3.1 della scala Richter, con epicentro a sette km da Portici. Due settimane fa un’altra scossa di terremoto è stata registrata sul Vesuvio, con magnitudo 2.1 della scala Richter ed è stato localizzato a una profondità di 8 chilometri, con epicentro a Portici.
Il sindaco del comune napoletano rilancia la richiesta effettuata a ottobre 2019 con una delibera in consiglio comunale: «Sull’evacuazione per rischio vulcanico, c’è un piano del dipartimento della Protezione Civile che si basa sulla prevedibilità dell’eruzione vulcanica secondo cui si dovrebbe evacuare prima dell’eruzione del Vesuvio. Rispetto a questo piano – argomenta Cuomo – chiediamo di nuovo al dipartimento della Protezione Civile e alla Regione Campania di essere destinati al Cilento piuttosto al Piemonte, come invece indica il piano: molti cittadini di Portici hanno casa nel Cilentano e dal punto di vista morfologico il Cilento è più simile a Portici», conclude il sindaco. Insomma si potrebbero sfruttare le case al mare dei residenti sotto il Vesuvio che in caso di necessità troverebbero meno difficoltà nel trasferirsi in un luogo ameno che in tanti conoscono e frequentano.
Per ora comunque – è meglio ribadirlo – il Vesuvio non dà alcun segnale di preoccupazione: le scosse che si verificano con frequenza, comprese quelle di magnitudo maggiore di 1, sono secondo gli esperti attribuibili al fenomeno della subsidenza, cioé del lento e progressivo abbassamento del livello del Vesuvio per effetto della compattazione del terreno che si sta verificando da 80 anni a questa parte, data in cui vi fu l’ultima eruzione.
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