Sistema Alfieri, si dimette una funzionaria del Comune di Capaccio Paestum
| di Luigi MartinoFederica Turi, funzionaria del Comune e responsabile dell’Area Manutenzioni, ha rassegnato le dimissioni. L’ingegnere, originaria di Agropoli, era stata selezionata tramite concorso pubblico quattro anni fa, ma la sua decisione di lasciare l’incarico è legata al suo coinvolgimento nella seconda fase dell’inchiesta sul cosiddetto “sistema Alfieri”.
L’indagine, condotta dalla Procura di Salerno, punta i riflettori su presunti appalti irregolari relativi a importanti opere pubbliche, tra cui il Fondovalle Calore, l’Aversana e il sottopasso ferroviario di Paestum. Tra gli indagati figurano nomi di rilievo, come Franco Alfieri, attualmente sospeso dalla carica di sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, e il consigliere regionale Luca Cascone.
Federica Turi, in qualità di responsabile unico del procedimento (RUP) per il sottopasso ferroviario, un’opera dal valore di 7 milioni di euro affidata alla Cogea Impresit di Nicola Aulisio, è accusata di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e associazione a delinquere. L’impresa, con sede a Ogliastro Cilento, è ritenuta vicina ad Alfieri e coinvolta nelle indagini.
Una crisi amministrativa profonda
Le dimissioni della Turi rappresentano solo l’ultimo tassello di una crisi che sta paralizzando il Comune. L’Ente, attualmente guidato dal sindaco facente funzione Maria Antonietta Di Filippo, è alle prese con un piano di riequilibrio finanziario per far fronte a un disavanzo tecnico di 41 milioni di euro.
La macchina amministrativa sta subendo continue perdite: dopo la sospensione di Carmine Greco, responsabile dell’Area Servizi Cimiteriali e Pubblica Illuminazione, agli arresti domiciliari per la prima tranche dell’inchiesta sugli appalti di pubblica illuminazione, anche Gianvito Bello, funzionario dell’Area Lavori Pubblici e Servizi Idrici, è prossimo a lasciare per raggiunti limiti d’età. Bello è stato raggiunto da un avviso di garanzia per la medesima indagine che coinvolge la Turi.
A complicare ulteriormente il quadro, il funzionario dell’Area Contabilità, Francesco Sorrentino, è stato sospeso per 30 giorni dal Comune di Cava de’ Tirreni, dove era distaccato, a causa di presunte irregolarità nei trasferimenti di fondi al Consorzio Farmaceutico Intercomunale. Tale situazione rischia di ripercuotersi sul Comune di Capaccio Paestum, dove Sorrentino era chiamato a firmare il delicato piano di riequilibrio finanziario.
Dimissioni e spaccature politiche
Non solo l’apparato amministrativo, ma anche quello politico sembra soffrire la situazione critica. Antonio Scariati, consigliere comunale, ha rinunciato al suo ruolo nell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, motivando la scelta con una “mancata condivisione delle decisioni e dei progetti in corso”.
Le tensioni politiche si sono manifestate anche con le dimissioni di Gianfranco Masiello, ex assessore durante il primo mandato Alfieri, e con le assenze significative tra i banchi della maggioranza nell’ultimo consiglio comunale.
La crisi che sta travolgendo il Comune di Capaccio Paestum, tra inchieste giudiziarie e difficoltà amministrative, rischia di minare ulteriormente la stabilità di un territorio già provato da problemi finanziari e politici.
©Riproduzione riservata