Sitting volley, ora la squadra del Cilento non è più un sogno

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Sitting volley, ora la squadra del Cilento non è più un sogno

di Marianna Vallone

Uno sport che vede in squadra disabili e normodotati, in campo per una delle discipline più interessanti degli ultimi anni, non solo per i vantaggi fisici ma soprattutto per l’alto valore sociale e di inclusione. E’ il sitting volley, la pallavolo paralimpica, sport che si pratica da seduti, e che presto potrà diventare una realtà anche nel territorio cilentano e lucano. E’ questo l’obiettivo finale del progetto che è stato presentato ieri pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di Sapri nel corso del kick off, con l’avvio operativo del progetto.

«Il progetto Be.s.st Volley è cofinanziato dal programma Erasmus Plus Sport e promuove, attraverso il sitting volley, l’inclusione tra abili e non abili. – ha spiegato la coordinatrice del progetto, Arianna Di Cianni – La Sitting Volley è un’attività che vede in campo abili e non abili insieme, un modo per essere tutti sullo stesso livello, stare insieme e capire le difficoltà dell’altro».

Si tratta di un progetto Erasmus, di natura internazionale, con una partnership di associazioni giovanili sportive di altri Paesi, che ieri erano presenti alla presentazione del programma. Si tratta dell’associazione di KEs (Turchia) con il rappresentante Lokman Dogan, l’associazione Euexia (Spagna) per cui era presente la responsabile Alexandria Mancino e l’associazione Zrinisky Nuštrar 1979 (Croazia) con il rappresentante Zvonimir Tomic’. Le associazioni giovanili straniere nei prossimi mesi prenderanno parte alle attività organizzate, sempre nella Città della Spigolatrice, e saranno responsabili delle azioni previste nei rispettivi Paesi.

«Il progetto – aggiunge la responsabile – prevede cinque mobilità internazionali, con incontri e scambi di buone pratiche sulle metodologie di inclusione dei disabili nello sport, sulle tecniche di sitting volley ed un torneo amatoriale. Saranno svolte attività locali – sottolinea Di Cianni – e soprattutto la creazione di una squadra di sitting volley coinvolgendo almeno 4-5 disabili motori nel team con il supporto del Piano di zona S9 che è nostro partner. Sapri poi ospiterà di nuovo quattro membri per ogni associazione coinvolta nel progetto nella settimana europea dello sport».

Attività di inclusione, tornei amatoriali, scambi culturali e sportivi tra quattro Paesi europei e la nascita di una squadra locale che coinvolga il Cilento, ma anche la vicina Basilicata e Calabria.

L’incontro di ieri a Sapri è stato coordinato dal segretario di Cittadinanzattiva Campania, Lorenzo Latella, che ha sottolineato l’importanza di non vivere la disabilità in solitudine ma condividerla al di là delle mura di casa. Presente il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, il quale ha evidenziato che il Comune «è onorato di essere partner di un progetto così importante» e che lo sport «unisce nelle abilità e permette di fare rete nel territorio tra i nostri giovani».

Franco Fragomeno, rappresentante del Distretto Sanitario ASL/71, portati i saluti del direttore Rocco Calabrese, ha fatto un breve excursus sull’iter legislativo dell’integrazione della disabilità nella quotidianità fino alla legge 104. Ha poi anche sottolineato le note fondamentali dello sport, quali benessere, integrazione e inclusione e ha evidenziato anche l’aspetto territoriale del progetto.

Le iniziative si svolgeranno sotto la direzione dell’Associazione Volley Citra e con il coordinamento dell’Associazione Cilento Youth Union, fino all’evento finale fissato a Sapri, dal 26 al 31 marzo del prossimo anno. Giancarlo Schettini, presidente di Volley Citra, ha sottolineato l’aspetto sociale del sitting volley e ha raccontato com’è nata l’associazione Volley Citra, dalla passione di ex giocatori ed amanti della pallavolo. «E’ una società nata per far conoscere questo sport soprattutto ai giovani», ha detto.

Presente anche il rappresentante della della Federazione italiana di Pallavolo, sezione Basilicata, Enzo Santomassimo che ha invece spiegato il lavoro fatto nelle scuole tra i ragazzi: «E’ una grande opportunità anche per i normodotati – ha detto – perché sedendosi a terra si diventa uguali».

Testimonials del progetto ed autentici protagonisti sono stati Sergio Ignoto, originario del Vallo di Diano, giocatore nella Nazionale maschile Italiana di Sitting Volley, che ha raccontato la propria straordinaria esperienza sportiva, umana e sociale, insieme a Fabio Fonte, viceallenatore della Nazionale maschile, che invece ha portato la sua lunga esperienza sportiva, partendo dall’esempio di Rotonda, piccolo paese della Basilicata, diventata vera capitale di Sitting Volley con due società sportive dedicate a questa disciplina. «Dopo i successi della nazionale italiana femminile, il sitting sta vivendo un bel momento ma è sempre difficile trovare giocatori diversamente abili che vogliano iniziare questa attività».

Infine l’intervento di Toni Viterale, rappresentante dell’associazione Cilento Youth Union che coordina il progetto. «E’ interessante vedere come le nostre terre di emigrazione si stiano trasformando in terre di inclusione. Siamo partiti da Rofrano e da altre aree interne e dalla teoria siamo passati all’azione, portando giovani nel nostro territorio. Nelle nostre zone le barriere sono tante e non riguardano solo quelle fisiche. Lo spopolamento è impoverimento della vita, dalla cultura al sociale. Ci siamo approcciati con umiltà a questo progetto e continueremo a lavorare così».

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