Smog in Campania, allarme di Legambiente: Polla tra le uniche 4 città nei limiti
| di Pasquale SorrentinoLotta allo smog ancora in salita secondo il nuovo report di Legambiente dal titolo “Mal’Aria di città 2025”, presentato ad Acerra dai volontari di Legambiente insieme alla Caritas diocesana. Sono stati analizzati i dati disponibili per il 2024 nelle città campane per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) e del biossido di azoto. Su 27 città campane monitorate, sono otto quelle che non rispettano il limite previsto per il PM10 di 35 giorni. Le città campane sono drammaticamente ancora troppo distanti dai parametri che entreranno in vigore nel 2030.
Ad oggi, tra le città analizzate in Campania, solo quattro rientrano nei limiti previsti, tra queste spicca il comune di Polla, unico a rientrare dei comuni del comprensorio del Vallo Di Diano. Insieme a Polla anche Portici, Pratella e Presenzano. Mentre, per quanto i posti più alti della classifica delle città fuorilegge per il PM10 c’è Acerra. Seguono poi San Vitaliano e Napoli . Da quest’anno, è entrata a far parte della classifica, anche la città di Pomigliano che l’anno scorso non risultava fuori legge. Per quanto riguarda il biossido di azoto, su 29 città, il 48% mostra concentrazioni medie annuali al di sopra degli obiettivi 2030. A Teverola e ancora a Napoli emergono le situazioni più critiche. Per quanto riguarda il PM2.5, su 21 città campane tutte mostrano concentrazioni medie annue al di sopra degli obiettivi.
Tra capoluoghi di provincia, le situazioni più critiche si registrano ad Avellino e Napoli. Per uscire dall’emergenza smog, come evidenzia Legambiente, le priorità sono: ripensare la mobilità urbana, accelerare la riconversione degli impianti di riscaldamento, intervenire sul settore agrozootecnico, integrare le politiche su clima, energia e qualità dell’aria.
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