Sono cento gli studenti intossicati: il giallo dell’hotel, le indagini e la natura dei malori

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Sono cento gli studenti intossicati: il giallo dell’hotel, le indagini e la natura dei malori

Capaccio Paestum al centro di un misterioso caso di intossicazione alimentare che ha coinvolto un numero crescente di studenti. Il nome dell’hotel resta riservato, ma il numero dei giovani colpiti ha raggiunto quota cento. I primi a manifestare i sintomi sono stati settanta studenti provenienti da Recanati, seguiti da un secondo gruppo di trenta ragazzi di Villaricca, in provincia di Napoli. La situazione si è sviluppata con un copione simile per entrambi i gruppi: dopo un’intera giornata trascorsa tra le bellezze storiche di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, i ragazzi hanno cenato nella struttura ricettiva e, poche ore dopo, hanno accusato nausea, vomito e dissenteria acuta.

I primi segnali del malessere sono emersi tra gli studenti di Recanati, con sintomi di varia intensità. Alcuni dei più colpiti hanno dovuto posticipare il rientro, rimanendo a Capaccio Paestum fino a un miglioramento delle loro condizioni, mentre altri, con disturbi meno gravi, hanno fatto ritorno a casa, portando con sé un’esperienza piacevole del viaggio, ma decisamente meno positiva riguardo ai pasti consumati.

L’Asl di Sant’Arsenio, attraverso il Dipartimento di Prevenzione del Distretto Sanitario, ha immediatamente avviato un’indagine per chiarire le cause dell’intossicazione. Gli accertamenti si sono concentrati sul ristorante dell’hotel, in cui entrambi i gruppi avevano cenato, consumando lo stesso menù. Tuttavia, i risultati delle analisi effettuate sui campioni prelevati dagli alimenti serviti hanno escluso la presenza di agenti patogeni o sostanze nocive, scartando quindi l’ipotesi di una contaminazione diretta del cibo.

Le verifiche proseguono per individuare eventuali fattori che possano aver causato la reazione nei giovani. Al momento, si ipotizza che l’intossicazione possa essere stata scatenata da una sensibilità individuale a determinati ingredienti, sebbene non siano emerse prove concrete di infezioni batteriche o virali.

Fortunatamente, nessuno degli studenti ha riportato conseguenze gravi e tutti sono in fase di recupero. L’episodio, però, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza alimentare nelle strutture ricettive, sottolineando la necessità di controlli più stringenti, soprattutto quando si tratta di ospitare gruppi scolastici.

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