Spaccio di droga nel Cilento, condannato il «brasiliano»
| di RedazioneSpaccio di droga nel Cilento: Bruno Humberto Damiani condannato a sei anni e quattro mesi di reclusione e una multa di 30mila euro. Si è chiuso, ieri, con una sentenza di condanna emessa dal collegio giudicante presieduto dal magistrato Fabio Lombardo, presso la sezione penale del tribunale di Vallo della Lucania nei confronti del “brasiliano” imputato del reato di spaccio continuato di stupefacenti, commesso ad Acciaroli nell’estate del 2010, durante la stagione in cui venne ucciso il sindaco, Angelo Vassallo, per il cui omicidio il 33enne è anche indagato insieme ad altre tre persone. Nel corso del dibattimento si è proceduto al riesame del teste: Damiani si è proclamato innocente spiegando di aver fatto uso di stupefacenti ma di non avere mai spacciato droga. Bruno Humberto Damiani era stato estradato in Italia dalla Colombia nell’aprile del 2015 dopo un lungo periodo di irreperibilità e latitanza trascorso in Sudamerica. Lo stesso, infatti, dall’estate del 2011 si era reso inizialmente irreperibile e, quindi, latitante, a seguito di due distinti provvedimenti restrittivi emessi nei sui confronti dall’ufficio gip presso il tribunale di Salerno, uno dei quali proprio inerente le indagini svolte sul fenomeno dello spaccio di droga ad Acciaroli dell’estate del 2010.
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Fonte:Stiletv
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