Spaventoso crollo nel basso Cilento, strada chiusa: «Ora solo con l’elicottero»

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Spaventoso crollo nel basso Cilento, strada chiusa: «Ora solo con l’elicottero»

Nei chilometri di strada del basso Cilento si incontrano più cartelli che indicano le strade chiuse al traffico, che abitanti. Nel primo pomeriggio di giovedì un boato ha squarciato il silenzio dell’intera area. Un masso di oltre un metro cubo si è staccato dal versante della montagna ed è precipitato sulla strada provinciale. Dove, per fortuna, non stava passando nessuno. Non in quel preciso istante. Il comune di Morigerati rischia l’isolamento. Il masso ha ostruito l’unica strada che dal comune si arrampica per otto chilometri fino al centro abitato di Caselle in Pittari. Il crollo è avvenuto al chilometro 34 della strada provinciale 16 che collega Caselle con Morigerati e Casaletto Spartano ed ha comportato la chiusura al traffico di una strada fondamentale per gli abitanti di quell’area, già penalizzati più a sud da una frana, avvenuta a febbraio 2015 che ha implicato la chiusura parziale della strada provinciale 54 per Vibonati. Figurarsi la rabbia di chi è costretto agli spostamenti quotidiani, per motivi di studio e lavoro, che subisce nuovamente i disagi dell’ennesima chiusura. Non si sa quando terminerà il disagio. Nè si sa se gli operai della Provincia spezzetteranno il masso per liberare la corsia di marcia. 

«Abbiamo avvisato gli enti competenti – dice il sindaco di Caselle, Maurizio Tancredi, tra i primi a giungere sul posto – per fortuna non si è fatto male nessuno». Ma gli abitanti di Morigerati, in realtà, sanno benissimo che quella strada è pericolosa. Le frane e gli smottamenti sono all’ordine del giorno ormai da anni. Anche l’anno scorso è caduto un masso sulla provinciale, solo che era molto più piccolo. In alcuni punti sono state piazzate delle reti di pericolo. Ma nessun intervento definitivo è stato programmato. 

Intanto il crollo che ha interessato il costone roccioso poteva trasformarsi in tragedia. Un automobilista di Sala Consilina solo per miracolo non è rimasto coinvolto. I tecnici della Provincia di Salerno hanno valutato la situazione, ma per il momento si è optato per non liberare la strada e chiuderla momentaneamente al traffico vista l’entità del crollo. D’altronde, data la fitta vegetazione a monte, nel pomeriggio di ieri è stato impossibile risalire al costone per capire se ci fossero altri massi a rischio. La statale è stata chiusa intorno alle 19. Prosegue intanto il monitoraggio della situazione da parte dei sindaci dei due comuni più da vicino coinvolti, e dei carabinieri della stazione di Sanza, fin da subito sul posto per veicolare il transito.

Morigerati ora è a serio rischio isolamento. D’estate c’e’ un gran via vai di turisti ed escursionisti, in visita sia all’Oasi Wwf grotte del Bussento o più a nord a Casaletto alle Cascate dei Capelli di Venere. «Chiediamo agli enti competenti di darci una mano. Se c’è un codice rosso serve l’elicottero», commentano i cittadini. I disagi più grossi si registrano per gli abitanti di Morigerati, che per raggiungere le scuole sono ora costretti a percorrere quasi il doppio dei chilometri, passando per la frazione di Sicilì, per accompagnare i più piccoli a scuola. Disagi anche per Casaletto Spartano, già penalizzata da una frana. A causare il crollo ha sicuramente contribuito il maltempo degli ultimi giorni. Nei prossimi giorni i geologi della Provincia, potrebbero passare in rassegna tutta l’area del crollo per stabilire la pericolosità di altre rocce. L’emergenza, pare, non è finita. 

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