Il Cilento si divide su «Mare Latino»: promozione o marchetta?
| di Ermanno Forte
SALERNO — Rimarrà un mistero che cosa c’entrava l’amorazzo estivo tra la Canalis e George Clooney con il Cilento. Eppure tra un’analisi accurata di Silvana Giacobini sul pettegolezzo del momento, una digressione di Rosanna Lambertucci, inquadrature accattivanti di prodotti locali e qualche canzone in playback, si è riusciti a imbastire un’intera trasmissione di Raiuno, giovedì in seconda serata: «Mare Latino» il titolo, in onda da San Marco di Castellabate con scopi di promozione turistica: il programma condotto da Massimo Giletti e Miriam Leone è stato, infatti, realizzato anche grazie ai contributi della regione Campania e della provincia di Salerno. Un’ora e mezza di intrattenimento popolare, «una marketta », l’ha definita Aldo Grasso sulle pagine del Corriere della Sera di ieri. «Un po’ di vergogna a viale Mazzini nessuno la prova?», si è chiesto il critico tv. Il format era quello ormai classico della tv generalista italiana: salotto fatto di gossip, un contorno di canzonette e, a mo’ di diversivo estivo, «un’infornata di politici e assessori del posto», come fa notare Grasso. «Mare latino» ha avuto un discreto successo di pubblico: il 14% di share. Ma non è piaciuto a chi da anni lavora per il rilancio turistico del Cilento. «Una trasmissione orribile, mostruosa, per niente radicata nel territorio – dice Luisa Cavaliere, direttrice dell’agriturismo Giacaranda a Castellabate – la promozione turistica va bene, ma soltanto se è di qualità e non basata sui soliti luoghi comuni del Sud » .
Dello stesso tenore il giudizio di Diego De Silva, lo scrittore napoletano, autore di «Certi bambini », che da anni vive a Salerno: «I turisti che scelgono di venire nel Cilento, lo fanno perché qualcuno gliene ha parlato. Per fortuna non decidono perché guardano questi programmi, che, secondo me, non danneggiano nemmeno il territorio. Suscitano semplicemente indifferenza ». Don Gianni Citro da anni partecipa all’organizzazione di grandi eventi nel Cilento: il Meeting del Mare è una sua creazione, ci sono passati grandi artisti, da Capossela a Battiato. Su «Mare Latino» la pensa così: «Sono polipetti alla ricerca di soldi pubblici, che si vendono cose già proposte e vendute da altri». Non crede negli effetti promozionali della trasmissione: «Ad agosto a quell’ora davanti alla tv c’è solo chi non parte per le vacanze. Il beneficio lo trovano i politici che così si guadagnano una passerella ». Il riferimento è a Edmondo Cirielli e ad Antonio Valiante, che durante la serata hanno fatto la loro comparsata. Antonio Iannone, assessore provinciale e vicecoordinatore provinciale del Pdl, la pensa diversamente: «Basta con sagre e spettacolini di paese. La giunta Cirielli porterà questa provincia alla ribalta nazionale con iniziative mirate come Mare Latino. Vogliamo far conoscere i nostri splendidi posti al grande pubblico». Con buona pace di Aldo Grasso.
fonte:www.corrieredelmezzogiorno.corriere.it
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