Spi Cgil: «La crisi dei servizi sanitari in provincia di Salerno mette a rischio anziani e fragili»
| di Redazione
«La sanità ed i servizi socio-sanitari assistenziali nella nostra Provincia si impoveriscono sempre di più, lasciando privi di assistenza e/o ridotta assistenza anziani e fragili. È urgente sollevare e segnalare le gravi responsabilità del Governo prima e della Regione a seguire, circa la realizzazione della “Rete dell’Assistenza Territoriale dell’ASL Salerno”. Le previsioni dell’atto aziendale sono a rischio e, comunque, sul territorio non si vedono e apprezzano interventi significativi atti ad allievare e diminuire le
lamentate carenze». A sollevare le problematiche è stato lo SPI CGIL Salerno, con il segretario generale
Arturo Sessa.
«Ad aggravare la persistente condizione, già precaria, – evidenzia Sessa – è la penuria di medici e dei medici di base che all’atto del pensionamento non sono sostituiti. Purtroppo, e, nostro malgrado, è possibile sostenere che i livelli di assistenza non sono garantiti in modo omogeneo ed equo sull’intero territorio. A pagarne le conseguenze è la parte dei cittadini più esposta!!! Ci preme segnalare, anche, la condizione particolare del Distretto Sanitario n° 72 dove insiste, tra l’altro, l’Ospedale di Comunità di S. Arsenio che, nonostante ultimato, stenta a decollare».
E aggiunge: «Bisogna dare corso alle indicazioni programmatiche prima richiamate, effettuare l’integrazione sanitaria tra Medici e le altre Professionalità Sanitarie e non, riempire i vuoti di
Organico con Personale stabile assunto a tempo indeterminato. Diciamo “NO” da subito ad ogni forma di privatizzazione e gestione privata di questa struttura. Essa sarebbe una pessima idea che in altre realtà dove è stata sperimentata, non ha dato “buoni frutti, anzi”. Praticare, invece, una “Gestione Pubblica con Personale Pubblico” è uno degli elementi essenziali per una maggiore efficienza», chiosa lo SPI CGIL che preannuncia tutte le azioni vertenziali necessarie a sostegno delle legittime aspettative di anziani e pensionati dell’intero territorio provinciale salernitano.
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