Spiagge libere, la Campania fa’ un passo indietro: cambia tutto
| di Luigi MartinoNiente paletti per segnalare le postazioni, niente app, niente corde per delimitare le aree, niente sacchi di sabbia, niente prenotazioni. Niente. La Regione Campania attraverso l’ordinanza numero 56 che porta la firma del presidente Vincenzo De Luca, stravolge tutto riguardo le restrizioni emanate in precedenza in materia di spiagge libere. In modo molto più snello da palazzo Santa Lucia le pretese, adesso, sono molto più blande.
In sostanza ora la Regione chiede ai Comuni di provvedere all’installazione di pannelli informativi e di adottare ulteriori misure di informazione e sensibilizzazione. Inoltre deve essere garantito il distanziamento sociale, evitato l’assembramento e lo stanziamento dei bagnanti sulla battigia. Ribadite la distanza minima di 1,5 metri tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sdraio etc.) e di almeno 3,2 metri da palo a palo tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ombrellone. La Regione suggerisce la presenza di addetti alla vigilanza e demanda al sindaco, mediante propria ordinanza, la possibilità, qualora fosse necessario, di adottare ulteriori prescrizioni per ridurre ulteriormente l’eventuale contagio da Covid 19.
E chi ha acquistato un’app per mappare le spiagge e regolare gli ingressi attraverso le prenotazioni? Chi ha acquistato chilometri di corda e centinaia di paletti per la delimitazione delle aree? Chi aveva pubblicato bandi per assumere ancor più personale addetto alla vigilanza? Il castello di sabbia – per restare in tema – è caduto con un soffio. C’è, invece, dall’altro lato, chi aveva preferito aspettare, pubblicando un’ordinanza per prendere tempo, dove si invitavano i fruitori della spiaggia libera a rispettare le regole, e poi ha atteso l’allentamento delle misure, arrivato poche ore fa, e si è risparmiato tempo, soldi e lavoro.
La pubblicazione dell’ultima ordinanza e soprattutto l’aggiornamento sulle spiagge, erano già nell’aria. Più o meno da quando il governatore De Luca, nel corso di un incontro a Baronissi, aveva affermato che «le misure restrittive riguardo la spiaggia, restano linee guida scritte sulla carta, poi la realtà è un’altra». E l’affermazione aveva scatenato l’ira del sindaco di Castellabate, ad esempio, ma anche di altri sindaci che si era già dati un gran da fare per rispettare le imposizioni precedenti.
Insomma, le spiagge libere restano fruibili e accessibili a tutti, a qualsiasi orario, occorrerà rispettare quelle poche regole che già conosciamo e in sostanza garantire il distanziamento sociale. Qualcuno dirà «lo sapevo», altri – invece – la prossima volta, prima di precipitarsi a mettersi in regola, attenderanno prima qualche giorno.
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