Spopolamento nel Cilento, il libro del Gal Cilento Regeneratio alle biblioteche locali
| di RedazioneE’ stato pubblicato nelle scorse ore il testo dal titolo “Il Cilento: tra desertificazione sociale e prospettive di sviluppo sostenibile”. Preparato dallo staff e fatto stampare a cura del GAL Cilento Regeneratio, è stato fortemente voluto dal presidente del Gruppo di Azione Locale, ingegnere Mauro Inverso e dal socio prof. Vincenzo Pepe. Il testo, consultabile on line QUI sarà donato anche alle biblioteche comunali per offrire al pubblico la possibilità di visionare gli andamenti demografici ed economici, di ogni singolo comune del territorio di riferimento. Si tratta di fatto di una seconda edizione che contiene un monitoraggio della situazione, relativamente a cosa sta accadendo nel Cilento.
E il GAL Cilento Regeneratio, che si occupa di sviluppo locale, vuole incidere positivamente e provare a cambiare, per quanto possibile, il trend. Nel 2012, venne realizzata, sempre a cura del GAL Cilento Regeneratio, la prima indagine demografica, nata con l’obiettivo di rilevare l’andamento del fenomeno dello spopolamento, a testimonianza di una problematica già sentita e condivisa nel territorio. L’analisi di allora considerò come range temporale il periodo compreso tra l’anno 2002 e l’anno 2010; l’ultima interessa gli anni dal 2010-2017.
«Noi, come GAL Cilento Regeneratio – afferma il presidente del GAL Cilento Regeneratio, Mauro Inverso – abbiamo implementato in questi ormai quasi 10 anni di attività nel settore dello sviluppo locale, strategie disegnate per favorire lo sviluppo socio – economico di un territorio caratterizzato da un immenso patrimonio ed incidere, in questo modo, indirettamente sulla desertificazione sociale. Questo perché, tra le altre, una delle cause che conduce spesso alla necessità, più che alla scelta, di abbandonare la terra natia è l’esigenza di un lavoro e della costruzione di un futuro. Per questi motivi, nella programmazione europea 2007 – 2013, sono state realizzate circa 60 aziende attive nei settori del turismo rurale e dell’artigianato, con a capo giovani imprenditori. Con una dotazione finanziaria pari a circa 7 milioni di euro, la Strategia di sviluppo per il periodo 2014 – 2020 che volge al termine ha in corso di finanziamento oltre 50 attività extra agricole. L’idea è di continuare sulla strada percorsa che ci permetterà di chiudere un decennio di programmazione con un bilancio nettamente positivo, in termini di impatto sul territorio».
«Nella precedente indagine – spiega il coordinatore del GAL Cilento Regeneratio, Luca Cerretani – il dato emergente ci disegnò un quadro abbastanza definito sul fenomeno. Lo spopolamento, caratterizzante l’area cilentana, era particolarmente incisivo nelle aree più interne del territorio, nelle quali si rilevava anche una residualità di servizi garantiti ai cittadini. Sicuramente il dato diveniva meno importante per i paesi della costa o dei comuni a ridosso della fascia costiera. Oggi, a distanza di otto anni, la situazione sembra ricalcare quella precedente, con un calo demografico importante nei piccoli comuni delle aree interne ed un trend caratterizzato da un andamento stazionario nelle aree strettamente limitrofe ai comuni di più grandi dimensioni, che riescono ad offrire i servizi essenziali. Mi preme ringraziare per l’ottimo lavoro di squadra nella redazione dell’elaborato – conclude – i colleghi Nicoletta Serra, Valentina Pisano e Carmelo Malandrino».
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