Sportello di accoglienza e orientamento profughi ucraini: ad Agropoli mattinata di promozione attività
| di Redazione“Insieme per l’Accoglienza” è l’appuntamento fissato dal Comune di Agropoli per ringraziare coloro che hanno collaborato allo Sportello di accoglienza e orientamento rivolto ai profughi ucraini, attivo presso l’Ente. L’appuntamento è per il 9 marzo alle ore 11.00 nell’aula consiliare del Comune di Agropoli. Una giornata finalizzata a promuovere le attività dello Sportello istituito dall’Ente a seguito dell’emergenza umanitaria legata agli eventi bellici di cui l’Ucraina è stata vittima.
Lo sportello
Lo Sportello ha avuto nell’arco dell’anno di funzionamento un ruolo fondamentale nella gestione del notevole flusso di profughi ucraini giunti presso il territorio cilentano. Un lavoro corale che ha visto impegnato l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Agropoli e il Segretariato Sociale del Piano di Zona S8, unitamente al Gruppo Comunale della Protezione Civile, la Croce Rossa, l’Associazione Carabinieri in Pensione, l’Associazione “Cilento Verde-Blu”, l’Associazione “Piccoli Ambasciatori di Pace”, l’Associazione “O Cilento APS’, in rete con il Distretto Sanitario 70 di Agropoli, i Comuni limitrofi del Cilento, le Scuole e le Parrocchie del territorio. Tutti hanno supportato i profughi in arrivo fornendo accoglienza e assistenza, raccordandosi nel contempo con il Consolato Ucraino di Napoli, la Questura e il Prefetto.
Le dichiarazioni dell’amministrazione
«Un lavoro importante quello compiuto – affermano il sindaco Roberto Mutalipassi e il vicesindaco Maria Giovanna D’Arienzo – che ha portato a dare ausilio in vari frangenti, in particolare a mamme con bambini che fuggivano dalla guerra. A loro è stato dato sostegno a partire dalle pratiche relative ai documenti, l’istruzione, la ricerca di alloggio, di lavoro e di tutto quanto necessario per una sistemazione dignitosa. Risulta essere tra i pochi servizi di questo tipo attivati nel sud Italia. Un particolare riconoscimento va all’Associazione “O Cilento APS” che, avendo un forte legame con la cultura ucraina, ha fornito per questo Ente un Servizio di Mediazione linguistica che ha facilitato il percorso di inclusione sociale di intere famiglie fuggite dagli orrori della guerra».
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