Associazioni e istituzioni hanno aderito alla manifestazione

Questa mattina, come da programma, si è svolta a Sapri la manifestazione per la messa in sicurezza e la riapertura della strada statale 18. La strada, nel tratto che collega Sapri a Maratea, è interrotta da novembre scorso a causa della caduta di un masso dal costone roccioso sovrastante. La manifestazione è stata promossa dall’associazione “Non staremo più a guardare… Maratea”, dall’A.S.E.I. (associazione Sapri esercenti imprenditori) e l’associazione consumatori utenti Golfo di Policastro.

A manifestare, questa mattina, sono accorsi numerosi dal golfo di Policastro, dalla Basilicata e anche dall’alta Calabria. Erano presenti anche le autorità dei comuni di Sapri, Tortora e Maratea, le scuole e rappresentanti della CGIL. Non poteva mancare, infine, l’avvocato Franco Maldonado, portavoce della protesta. Il corteo è partito da piazza San Giovanni, intorno alle ore 10:50, dirigendosi alla Villa Comunale. La folla ha manifestato tutto il disagio subito, in questi mesi, per via della strada chiusa. Durante il percorso molti sono stati gli striscioni esposti, alcuni anche folcloristici.

Gli studenti di Maratea hanno espresso la loro rabbia e con loro tutti i cittadini di Sapri, Maratea e dei comuni limitrofi. Per arrivare a Sapri, da Maratea, bisogna o prendere il treno, oppure percorrere la SS 104, allungando il percorso di circa 25 chilometri. Situazione non più sostenibile da tutte quelle persone, che ogni mattina, si alzano per andare a lavorare o a studiare a Sapri.

Il comitato “Non staremo a guardare” ha ritenuto opportunista la mossa della regione, la quale ha stanziato i fondi per il ripristino della strada solo alcuni giorni prima della protesta. Infatti, secondo l’associazione nata “per la messa in sicurezza piena e permanente della strada statale 18”, la regione ha stanziato tali fondi per scongiurare lo sciopero e la manifestazione di questa mattina, senza riuscirci.

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