Stillafest, nelle grotte di Pertosa Auletta il festival dedicato alle scienze, natura
| di Redazione«Una navigazione tra i saperi dell’acqua. Salpiamo nel 2024 dalle Grotte di Pertosa-Auletta per un viaggio che toccherà nei prossimi mesi tutti i luoghi del nostro territorio con l’obiettivo di contribuire attraverso un incrocio multidisciplinare tra scienza, storia e studi umanistici, a creare un luogo immateriale di confronto e di scambio di idee intorno al tema centrale dell’acqua come risorsa preziosa da tutelare e simbolo di cultura e spiritualità tra i popoli». Così, questa mattina a Palazzo Sant’Agostino in Provincia a Salerno, durante la conferenza stampa di presentazione del programma di Stillafest, il presidente dell’associazione Stilla, Giandomenico Maria Scelzo, che ha illustrato i dettagli di Stillafest, il Festival Nazionale di Scienze, Ambiente e Filosofia dell’Acqua in programma presso le grotte di Pertosa-Auletta nei giorni 7-8 e 9 giugno 2024 e con un’anteprima che si terrà il 31 maggio, quest’ultima interamente dedicata agli studenti “School Edition” e si concluderà con un monologo teatrale a cura dell’artista Roberto Mercadini che andrà in scena con uno “Scritto sull’acqua” e che insieme ai laboratori didattici Acquerelli del Mediterraneo, Storie di Pietra e di Acqua, Monitoraggio degli ambienti fluviali: dagli smartphone ai satelliti, Le Creature delle Grotte, Il Gusto di Stilla e Aqua Mood, daranno il via al festival.
Tre giorni, dal 7 al 9 giugno, di convegni, talk, lectio, didattica, performance artistiche e musicali, mostre e visite guidate che vedranno il territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni al centro del festival che ospiterà artisti e studiosi di calibro internazionale, grazie ai patrocini di Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Pertosa, Fondazione Mida, Associazione Grotte Turistiche Italiane, Parco Nazionale Cilento-Vallo di Diano e Alburni, Fondazione Il Cervene, Università degli Studi di Salerno, Legambiente Campania, Comunità Montana Vallo di Diano, Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro, Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita Marzano, Centro italiano Riqualificazione Fluviali, Forum dei Giovani della Regione Campania, Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia e Assofrantoi Campania.
Durante il festival inoltre, sarà possibile visitare la mostra “Un patto con la terra- A Deal with the land” di Francesco Geronazzo, un progetto di Design of the Universe- a cura di Elisabeth Vermeer che sarà allestita presso Il Museo del Suolo.
«L’acqua è vita e su questo tema diventa fondamentale fare delle riflessioni sul futuro del pianeta, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici” -ha aggiunto il presidente della Provincia di Salerno, Francesco Alfieri. Un invito alla riflessione sulla tutela dell’acqua quello del Presidente della Provina, ribadito anche da Michele Buonomo di Legambiente Campania- “L’acqua rappresenta un problema quando scarseggia e quando sovrabbonda- ha spiegato Buonomo.- Basti pensare che soltanto l’1% della risorsa idrica presente è quella utile agli usi umani e agroalimentare. Con Stillafest mettiamo al centro proprio la salvaguardia del pianeta e della risorsa idrica». Legambiente inoltre, porterà proprio il 31 maggio a Pertosa, nell’ambito di Stillafest, l’evento “Voler bene all’Italia”.
«La nostra idea è quella di vivere, attraverso la storia, i 158 comuni della Provincia di Salerno come un’esperienza sensoriale lunga 365 giorni, strutturando l’offerta turistica su tutto l’anno e armonizzando così tutti gli elementi che la compongono – ha spiegato il consigliere delegato al Turismo della Provincia di Salerno, Pasquale Sorrentino. -Stillafest -chiosa- è un grande progetto culturale e rappresenta proprio l’armonia tra i vari elementi attraverso cui conoscere l’origine per orientare il futuro», ha concluso Sorrentino.
“La goccia che ama la roccia” è il tema della prima edizione di Stillafest. “Parlare d’acqua significa parlare di terra -hanno spiegato gli organizzatori. -Vi sono luoghi al mondo che lottano contro il prezioso fluido per portare le depressioni geografiche sopra il livello del mare. Altri, che conoscono il valore della sopravvivenza attraverso l’idea di svegliarsi e cercare un modo per dissetarsi e lavarsi. Se il mondo latino chiamava il nostro pianeta “orbe terracqueo” è perché gli Antichi avevano già compreso il valore della vita attraverso la conciliazione fra terra ed acqua con una prevalenza del secondo elemento sul primo per quantità e qualità. Un connubio racchiuso nelle Grotte di Pertosa e Auletta, luogo unico non solo per la presenza di fenomeni carsici che rendono la grotta terrestre navigabile grazie all’intersezione di sorgenti che pompano fino a 700 litri al secondo di acqua che dal sottosuolo sgorga all’esterno. In questo luogo unico al mondo, l’acqua racconta il millenario rapporto diacronico tra l’uomo e le Grotte, attraverso un patrimonio archeologico che ci narra della vita e delle attività che si svolgevano e che vanno dall’abitacolo palafitticolo ai culti sacri, fino al secolo breve”.
Saranno proprio le Grotte di Pertosa Auletta, il teatro degli appuntamenti a carattere scientifico-culturale dove numerosi esperti si confronteranno sul tema della stilla, la goccia da preservare che permette la sopravvivenza e arricchisce il pianeta. “Una goccia sposa ed ama una roccia non soltanto in stalattiti e stalagmiti, ma anche in dibattiti, tavole rotonde, concerti, happening musicali di un festival che vedrà ospiti di prestigio che arricchiranno con la propria azione il panorama di fiumi, cascate, laghetti, sorgenti per navigare in acque sempre più sicure attorno al sapere”- hanno chiosato gli organizzatori. Tantissimi i laboratori didattici e le performance artistiche in corso nella tre giorni che vedrà tre convegni internazionali con ospiti d’eccezione che avranno come temi “L’acqua è infinita? Sfide, risvolti sociali, sanitari e ambientali, per tutelare una risorsa indispensabile” e “Il nutrimento umido di tutte le cose. Dai cibi archeologici ai novel food” previsti per venerdì 7 giugno, “La goccia che ama la roccia”- Il rapporto diacronico tra uomo e acqua dalla preistoria ad oggi” che si terrà sabato 8 giugno e il convegno di chiusura di domenica 9 giugno dal titolo “Le vie dell’acqua, Esperienze, Innovazioni, prospettive e progetti per il territorio”.
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