Strada del Cervati, scontro aperto e polemiche sui lavori
| di Pasquale SorrentinoScontro aperto sui lavori per la nuova strada del Cervati. Si tratta di un progetto milionario finanziato dalla Regione Campania e che è stato accolto con entusiasmo dal Comune di Sanza. Non da molti ambientalisti. Oltre alle proteste social, anche su associazioni che andrebbero a sfruttare il monte Cervati senza rispettarne l’ambiente, è intervenuto il Cai. “L’Intervento di miglioramento e messa in sicurezza dell’accessibilità al Monte Cervati, messo in atto dal Comune di Sanza e come sembra avallato da tutti gli enti interessati, in primis il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, è, se non improvvido, quanto meno da rimodulare”.
Sul progetto quindi non mancano dubbi: “La strada, se questa esiste, ciò accade perché c’è un luogo da raggiungere e, al momento, quel luogo non è altro che un luogo di culto, venerato e frequentato sì, ma praticamente solo un paio di volte all’anno, con o senza il “miglioramento” della via per raggiungerlo. Ci chiediamo quindi, per quale ragione mettere in sicurezza una strada (alias mettere in opera uno strato misto cementizio) quando questa è in realtà poco percorsa? In effetti, il sospetto che, una volta completati i lavori, questa possa servire per portare mezzi e materiale per altre realtà giudicate a loro volta ecocompatibili e di pubblica utilità, è assai forte”. Le perplessità sono molteplici, a partire dal progetto, redatto nel 2008 e ripreso nel 2018 seguendo un iter ritenuto anomalo dal Club Alpino Italiano.
Accuse che hanno trovato la risposta del sindaco di Sanza Vittorio Esposito. “Si tratta di un progetto importante, in fase di realizzazione, dopo anni di lungo e determinato lavoro da parte dell’Amministrazione comunale. Messa in sicurezza necessaria e urgente. Per facilitare l’accesso in piena sicurezza alla montagna, non solo per coloro che rispettosi dell’ambiente la voglio vivere e continuare a vivere, ma soprattutto, per i sistemi di soccorso ed assistenza, sperando che mai debbano servire. Nel progetto di realizzazione, nella sezione delle migliorie, è prevista la realizzazione di: ‘un sistema automatizzato di controllo degli accessi con dissuasori automatici a scomparsa. Ma non solo questo, infatti in corrispondenza dell’accesso al Cervati il sistema di controllo ingressi a mezzo di dissuasori ed hardware di memorizzazione è integrato con un sistema di videosorveglianza con lettura della targa del veicolo in transito. Questo giusto per chiarezza. Dunque sfatiamo un falso mito e diciamolo ad alta voce e con chiarezza: nessuno ama la montagna ed il territorio più di coloro che lo abitano”.
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