Strade fantasma nel Cilento, Fondazione Vassallo chiede consiglio provinciale per fondi
| di Luigi MartinoUn Consiglio provinciale straordinario per garantire che oltre 1,5 milioni di euro recuperati vengano interamente destinati alla realizzazione della strada tra Celso di Pollica e Casal Velino. Questa è la richiesta della Fondazione Angelo Vassallo, guidata da Dario Vassallo, fratello del “sindaco pescatore” assassinato nel 2010. L’appello arriva dopo la decisione della Provincia di Salerno di procedere al recupero delle somme legate a un danno erariale certificato dalla Corte dei Conti, relativo alla cosiddetta “strada fantasma”.
Un atto di giustizia per Angelo Vassallo
Secondo la Fondazione, destinare quei fondi al completamento dell’opera rappresenterebbe un atto di giustizia morale e civile: «È un dovere nei confronti di chi ha perso la vita per denunciare e difendere la legalità», sottolineano. La vicenda riguarda i pagamenti illeciti effettuati tra il 2007 e il 2008 per lavori mai realizzati, scoperti grazie a un’indagine della magistratura contabile.
La sentenza della Corte dei Conti
La Corte dei Conti ha condannato funzionari provinciali e il tesoriere bancario dell’epoca per aver emesso mandati di pagamento falsi, utilizzando fondi destinati ad altri progetti. Nonostante l’inchiesta penale sia terminata con la prescrizione degli indagati, l’iter contabile ha portato alla conferma della responsabilità amministrativa e al risarcimento da parte dei colpevoli.
Il ruolo di Angelo Vassallo
La “strada fantasma” era stata oggetto di numerosi finanziamenti regionali e dei sospetti dello stesso Angelo Vassallo. Prima della sua morte, il sindaco di Pollica aveva scritto all’allora presidente della Provincia, Angelo Villani, e all’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Alfieri, per chiedere spiegazioni. Il caso è diventato simbolo di malagestione e opacità amministrativa.
L’appello della Fondazione
Ora, la Fondazione Angelo Vassallo esorta la Provincia di Salerno a compiere un gesto concreto: utilizzare i fondi recuperati per completare l’opera. Una richiesta che si rivolge direttamente all’Ente di Palazzo Sant’Agostino, chiamato a trasformare un simbolo di cattiva amministrazione in un esempio di riscatto per l’intero territorio cilentano.
La strada tra Celso e Casal Velino, rimasta incompiuta per anni, potrebbe finalmente vedere la luce, diventando non solo un’infrastruttura fondamentale per la viabilità locale, ma anche un omaggio concreto alla memoria del “sindaco pescatore” e al suo impegno per la giustizia e la trasparenza.
©Riproduzione riservata